Da 3 anni Europa Factor chiede (inutilmente) la rimozione del nostro sito a Google
5 dicembre 2025
Da anni riceviamo segnalazioni di consumatori esasperati dalle richieste di pagamento e dalle modalità di contatto delle società di recupero crediti, tra cui Europa Factor. Proprio per questo, sul nostro sito abbiamo pubblicato guide pratiche su cosa fare in caso di richieste di pagamento, diritti del consumatore e limiti di legge delle società di recupero crediti. Questi contenuti – evidentemente scomodi per qualcuno – sono diventati il bersaglio di una serie di tentativi di rimozione da Google e di pressione nei confronti della nostra associazione.
In questo articolo raccontiamo, in modo trasparente, cosa è
successo, perché Europa Factor continua a chiedere a Google la rimozione dei
nostri contenuti e perché noi non abbiamo alcuna intenzione di smettere di
informare i consumatori. Se nel frattempo hai ricevuto lettere, email o
telefonate da Europa Factor, ti ricordiamo che puoi già leggere la nostra guida
dedicata “Richieste
da Europa Factor: cosa fare”.
Da diffide alle richieste a Google: una pressione costante
La storia non inizia oggi. Già nel 2020 abbiamo raccontato
le “richieste
illecite di somme” che avevano portato A.E.C.I. a inviare un esposto
all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, chiedendo di valutare
eventuali pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori.
Le segnalazioni parlavano di somme prescritte da anni e
modalità di contatto percepite come aggressive dai cittadini.
Negli anni successivi abbiamo pubblicato altri articoli che
spiegano in modo chiaro:
- chi
è Europa Factor e come opera nel recupero crediti;
- quando
una richiesta di pagamento può essere legittima e quando no;
- come
verificare la prescrizione di un presunto debito;
- come
fare reclamo e come difendersi da eventuali comportamenti scorretti.
Una panoramica la trovi, ad esempio, nell’articolo “Cosa
succede se non pago il recupero crediti?”, dove abbiamo messo al centro
proprio i dubbi di chi riceve richieste da Europa Factor e da altre società
simili.
Europa Factor chiede la cancellazione dei nostri articoli (e
Google rigetta)
La reazione non si è fatta attendere. Come abbiamo
raccontato in “Europa
Factor chiede la cancellazione dei nostri articoli e su richiesta di AECI
Google rigetta la domanda”, la società di recupero crediti ha più volte
tentato di ottenere l’oscuramento dei nostri contenuti, anche attraverso
segnalazioni e diffide che chiedevano la rimozione degli articoli dal sito e
dai risultati di ricerca.
In alcuni casi sono arrivate perfino comunicazioni da
soggetti che si presentavano come “autorità europee”, con richieste di
rimozione dei nostri articoli su Europa Factor. Una strategia che, a nostro
giudizio, mira evidentemente a limitare la visibilità di informazioni utili per
i consumatori, più che a correggere eventuali errori di contenuto.
Su nostra iniziativa, abbiamo spiegato a Google che i nostri
articoli:
- sono
basati su segnalazioni documentate di consumatori;
- richiamano
norme di legge, in particolare sulla prescrizione e sui limiti delle
società di recupero crediti;
- sono
orientati a informare e tutelare i cittadini, non a diffamare nessuno.
Il risultato? Come già raccontato nel 2022, le richieste
di cancellazione sono state rigettate e i nostri contenuti sono rimasti
online, proprio perché rientrano nell’ambito del legittimo diritto di
informazione e di critica.
Quando entra in gioco anche Google: l’esposto sulla
deindicizzazione
Nel 2023 la pressione si è spostata direttamente sul motore
di ricerca: alcune nostre pagine relative a Europa Factor hanno subito
limitazioni di visibilità su Google, con un impatto rilevante sugli accessi al
sito.
Proprio per questo A.E.C.I. ha predisposto un esposto
formale, evidenziando come l’oscuramento dei contenuti potesse configurare una
pratica scorretta a danno non solo della nostra associazione, ma anche dei
consumatori che cercano informazioni per difendersi.
In quell’esposto abbiamo messo nero su bianco un punto molto
semplice: se chi si occupa di tutela dei consumatori viene “spinto fuori” dai
risultati di ricerca su richiesta del soggetto criticato, a perderci non è solo
l’associazione. A perderci è il cittadino che, digitando “Europa Factor cosa
fare”, non trova più guide indipendenti, ma solo la versione dei fatti della
società che gli chiede soldi.
Perché i nostri articoli danno così fastidio?
Le nostre pagine non dicono ai consumatori “non pagate
mai!”. Spiegano piuttosto come verificare se il debito è vero, esigibile
e non prescritto, e quali sono i limiti di legge delle società di recupero
crediti.
Un esempio concreto è l’articolo “Richieste
da Europa Factor: cosa fare”, dove illustriamo i passi per controllare la
documentazione, contestare eventuali irregolarità e attivare una tutela
personalizzata con i nostri consulenti.
In altre analisi, come “Cosa
può (e non può) fare una società di recupero crediti (nel 2025)”,
allarghiamo il discorso a tutto il settore del recupero crediti, spiegando
quali pratiche sono vietate (minacce, molestie telefoniche, contatti a vicini e
parenti, ecc.) e quali sono invece le azioni legittime previste dalla legge.
È evidente che un consumatore informato è un consumatore
meno manipolabile. Ed è altrettanto evidente che guide dettagliate su come
difendersi – che parlano anche di contestazione di somme prescritte, richieste
di documentazione, reclami formali ed esposti alle Autorità – possono dare
fastidio a chi basa il proprio modello di business sul recupero massivo di
crediti.
Europa Factor continua a chiedere la rimozione, noi
continuiamo a difendere i consumatori
Da tre anni il copione è sempre quello: da una parte
richieste di oscuramento, diffide e tentativi di far sparire dai motori di
ricerca i nostri articoli; dall’altra la nostra scelta di resistere, motivare
le nostre posizioni e continuare a pubblicare contenuti di servizio per i
cittadini.
Non solo non abbiamo smesso di informare, ma abbiamo
rafforzato la nostra campagna, aggiornando e ampliando le guide dedicate a chi
riceve richieste da Europa Factor. Oggi, oltre agli articoli storici, puoi
trovare approfondimenti come:
- “Cosa
succede se non pago il recupero crediti?” – per capire rischi
reali e bufale intorno alle minacce di azioni legali;
- “Europa
Factor: richieste illecite di somme. AECI invia esposto Antitrust” –
dove raccontiamo il nostro intervento davanti all’Autorità Antitrust;
- gli
articoli collegati su Europa Factor presenti nella sezione “Leggi anche”
delle nostre guide sul recupero crediti.
Se ti ha contattato Europa Factor, non restare solo
Se stai leggendo questa pagina è probabile che tu abbia
ricevuto una lettera, una email o una telefonata da Europa Factor e che, prima
di pagare, tu voglia capire se quello che ti viene chiesto è davvero dovuto. È
esattamente per questo che esistono i nostri articoli e il nostro sportello.
Quello che ti consigliamo è di:
- non
pagare nulla “per paura”, senza aver prima verificato documenti, date e
prescrizione;
- conservare
tutte le comunicazioni ricevute (email, SMS, lettere, registrazioni di
messaggi vocali);
- leggere
con calma le nostre guide a partire da “Richieste
da Europa Factor: cosa fare”;
- contattarci
tramite il form o aprendo un ticket sul nostro sistema di assistenza, in
modo da avere una valutazione personalizzata del tuo caso.
Conclusione: perché non smetteremo di parlare di Europa
Factor (e di recupero crediti)
Per noi questa vicenda va molto oltre il “braccio di ferro”
tra una società di recupero crediti e un’associazione di consumatori. Qui è in
gioco il diritto di ogni cittadino di trovare online informazioni chiare,
indipendenti e basate sulla legge, anche quando possono risultare scomode per
chi manda solleciti di pagamento.
Da tre anni qualcuno prova a spegnere quella voce chiedendo
a Google di far sparire i nostri articoli. Noi, da tre anni, rispondiamo nello
stesso modo: continuando a pubblicare, aggiornare, spiegare e difendere i
consumatori, dentro e fuori dal web.
Se anche tu ti sei sentito sotto pressione per una richiesta di pagamento, sappi che non sei solo: i nostri consulenti e avvocati sono a disposizione per aiutarti a capire cosa davvero devi pagare – e cosa, invece, puoi e devi contestare.
Sportello per il consumatore contatti
Puoi richiedere il nostro supporto per l’assistenza. AECI è un’Associazione di Consumatori, altamente specializzata nella risoluzione delle problematiche. Trattiamo, proprio su questa tema, migliaia di pratiche annuali. Potrai affidare dunque la tua pratica ai nostri esperti che sono altamente specializzati.
Puoi contattarci riempendo il form che segue questo articolo oppure aprendo un TICKET nel nostro sistema di assistenza (scelta consigliata).