Cosa è uno tsunami e quali paesi sono a rischio dopo il terremoto di oggi
30 luglio 2025

Uno tsunami è un evento naturale tra i più devastanti e temuti. Si tratta di una serie di onde anomale provocate principalmente da terremoti sottomarini. Oggi, il violento sisma che ha colpito la regione del Kamchatka in Russia ha riacceso i riflettori sul rischio tsunami in tutto il Pacifico. Vediamo cosa è successo e quali Paesi sono più esposti. (leggi cosa è successo in Kamchatka in questo articolo)
Cos'è uno tsunami
Il termine "tsunami" deriva dal giapponese e
significa letteralmente "onda del porto". Tecnicamente, si tratta di
una successione di onde marine causate dal rapido spostamento di grandi masse
d’acqua. Le cause principali sono:
- Terremoti
sottomarini (soprattutto con epicentro superficiale e magnitudo superiore
a 7.5)
- Frane
o smottamenti sottomarini
- Eruzioni
vulcaniche marine
- Collisioni
di meteoriti con il mare (rari ma possibili)
A differenza delle normali onde causate dal vento, uno
tsunami può viaggiare nell’oceano aperto a velocità simili a quelle di un aereo
(fino a 800 km/h) e può passare quasi inosservato fino a quando raggiunge la
costa, dove la sua altezza può crescere fino a diversi metri.
Il terremoto di oggi
Nella giornata odierna, un terremoto potentissimo—tra
magnitudo 8.7 e 8.8—ha colpito la penisola della Kamchatka, nell’Estremo
Oriente russo. L’epicentro si trova a circa 18–19 km di profondità, un valore
relativamente superficiale che aumenta il rischio di tsunami.
Si tratta di uno dei terremoti più forti mai registrati in
quella regione negli ultimi decenni. Onde anomale fino a 5 metri sono già state
segnalate lungo alcune coste russe, e le autorità internazionali hanno emesso
allerte per diversi Paesi affacciati sul Pacifico.
Paesi a rischio tsunami oggi
Ecco un elenco dei principali Paesi che hanno attivato
allerte tsunami o che potrebbero essere coinvolti:
Russia (Estremo Oriente, Isole Curili)
Onde alte fino a 5 metri hanno già colpito aree costiere. Alcune località sono
state evacuate.
Giappone
Oltre 900.000 persone evacuate in zone costiere. Le prime onde sono arrivate a
Hokkaido, anche se contenute. Si teme l’arrivo di onde superiori ai 3 metri.
Hawaii (USA)
Onde già arrivate fino a 1,8 metri. Le autorità hanno disposto la chiusura dei
porti e l’evacuazione di zone a rischio, inclusa Honolulu.
Costa Ovest degli Stati Uniti (California, Oregon,
Washington) e Alaska
Allerta attiva. Si monitorano eventuali variazioni del livello del mare.
Canada (Columbia Britannica)
Emesse allerte preventive per le comunità sulla costa del Pacifico.
America Latina (Cile, Perù, Ecuador, Messico)
Attivate misure precauzionali e sospese attività marittime in diverse aree
costiere. Possibili onde tra 1 e 3 metri.
Oceania e Asia-Pacifico (Nuova Zelanda, Australia,
Filippine, Taiwan, Indonesia, isole del Pacifico)
Allerta tsunami per molte isole e arcipelaghi. In alcune aree, come Samoa,
Tonga e la Polinesia Francese, si prevedono onde tra 1 e 3 metri.
Perché questi paesi sono vulnerabili?
L’oceano Pacifico è circondato da una zona geologicamente
attiva chiamata "Anello di Fuoco". Qui si concentrano la maggior
parte dei terremoti e dei vulcani attivi del pianeta. La struttura tettonica di
questa area rende molto probabili i terremoti sottomarini, con conseguente
generazione di tsunami.
Cosa fare in caso di allerta tsunami
- Allontanarsi
immediatamente dalle coste, senza attendere segnali visibili
- Raggiungere
le alture o seguire i percorsi di evacuazione indicati
- Non
tornare indietro fino a cessato allarme ufficiale: le onde possono
arrivare a distanza di ore l’una dall’altra
- Ascoltare
solo le fonti ufficiali: protezione civile, centri sismologici, ambasciate
Il terremoto che ha colpito oggi la Kamchatka è un
promemoria potente della vulnerabilità delle zone costiere ai disastri
naturali. L’allerta tsunami, attivata in gran parte del Pacifico, dimostra
quanto sia fondamentale il coordinamento tra autorità, sistemi di allarme e
popolazione. La prevenzione e la preparazione restano le armi più efficaci
contro un fenomeno che, per sua natura, non lascia molto margine di tempo.
