Terremoto in Kamchatka: uno dei più potenti degli ultimi decenni
30 luglio 2025

Il 30 luglio 2025, la penisola di Kamchatka è stata colpita da un violentissimo terremoto, con una magnitudo compresa tra 8.7 e 8.8. L’epicentro è stato localizzato a circa 125 chilometri a sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità molto superficiale (tra 18 e 19 chilometri), fattore che ha amplificato notevolmente la forza percepita del sisma sia a terra che in mare.
Un’area già nota per terremoti devastanti
Non è la prima volta che Kamchatka viene scossa da un
terremoto di tale intensità. La regione è infatti una delle più attive al mondo
dal punto di vista sismico. Tra gli eventi più drammatici del passato si
ricordano:
- Il
terremoto del 5 novembre 1952, con magnitudo stimata in 9.0, che generò
uno tsunami con onde fino a 18 metri e causò oltre 2.300 vittime.
- Il
sisma del 17 ottobre 1737, con magnitudo stimata tra 9.0 e 9.3,
probabilmente uno dei più potenti mai registrati in Russia. Anche in
questo caso lo tsunami fu devastante.
- L’evento
del 1841, sempre nella stessa zona, raggiunse una magnitudo di circa 9.0.
Quello del 2025 non è quindi il più forte della storia
russa, ma rientra a pieno titolo tra i terremoti più intensi degli ultimi 70
anni.
Perché è stato così violento?
La causa principale è la posizione geografica di Kamchatka,
situata su una zona di subduzione tra la placca del Pacifico e quella
dell’Okhotsk. In quest’area, nota come Fossa delle Kurili-Kamchatka, le placche
tettoniche si scontrano, accumulando tensione che periodicamente si libera
sotto forma di terremoti estremi.
La potenza del sisma è stata amplificata dalla sua
superficialità: quando un terremoto avviene vicino alla superficie, le onde
sismiche si propagano con maggiore forza, causando più danni.
Inoltre, la rottura della faglia è stata estesa per
centinaia di chilometri, liberando un’enorme quantità di energia.
Il rischio tsunami: reale e immediato (leggi cosa è un Tsunami in questo articolo)
Il terremoto ha sollevato immediatamente l’allerta tsunami
in tutto il Pacifico. Il tipo di sisma, detto “megathrust”, è quello che genera
onde marine pericolose, poiché comporta uno spostamento verticale del fondale
oceanico.
Le autorità russe hanno registrato onde alte fino a 4 metri
sulla costa di Severo-Kurilsk, dove sono scattate evacuazioni d’emergenza. Il
Giappone ha rilevato onde fino a 40 centimetri, ma ha evacuato numerose zone
costiere per precauzione. Anche Stati Uniti (in particolare Hawaii, Alaska e
costa occidentale), Canada, Nuova Zelanda, Messico, Ecuador e numerose isole
del Pacifico hanno attivato piani di emergenza.
In tutto il bacino del Pacifico si sono temuti maremoti con
onde superiori a 1 o 2 metri. Fortunatamente, il peggio è stato evitato.
Danni contenuti, per ora
In Kamchatka si registrano danni a edifici pubblici e
privati, tra cui un asilo a Petropavlovsk-Kamchatsky. Alcune città, come
Severo-Kurilsk, sono state evacuate. Si segnalano interruzioni dell’energia
elettrica e lievi feriti, ma finora nessuna vittima confermata.
Il sistema di allerta precoce e la prontezza delle
evacuazioni sembrano aver fatto la differenza.
Dati essenziali sul terremoto
- Data
e ora: 30 luglio 2025, alle 11:25 ora locale (23:25 UTC del 29 luglio)
- Magnitudo:
tra 8.7 e 8.8 Mw
- Profondità:
18–19 chilometri (quindi molto superficiale)
- Epicentro:
125 km sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky
- Onde
tsunami: fino a 4 metri in Russia, 40 cm in Giappone, allerta estesa a
tutto il Pacifico
- Area
geologica coinvolta: zona di subduzione Kurili-Kamchatka, tra placca
pacifica e placca di Okhotsk
Una lezione globale
Questo terremoto ci ricorda che il Pacifico è una delle aree
più sismicamente attive del pianeta. Nonostante la sua potenza, i danni
contenuti dimostrano quanto siano fondamentali i sistemi di allerta e la
preparazione delle comunità locali.
La scienza non può impedire i terremoti, ma può aiutare a salvare vite. E oggi, per fortuna, ci siamo riusciti.
