DIRITTO DI RIPENSAMENTO: COME E QUANDO ESERCITARLO
12 agosto 2024
Il diritto di ripensamento o recesso è la possibilità di cambiare idea su un contratto stipulato, anche senza specificare il motivo.
Tutte le volte che si conclude un contratto fuori dai locali commerciali (online, porta a porta, ecc...), è possibile esercitare il diritto di ripensamento (artt. 52 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo).
Attenzione: per i contratti sottoscritti nei locali commerciali NON esiste il diritto di recesso, se non a discrezione del venditore.
La possibilità di cambiare il bene dopo l’acquisto è, dunque, lasciata alla discrezionalità del negoziante, salvo che il prodotto acquistato non sia danneggiato o non conforme (artt. 129 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso opera la garanzia (leggi il nostro articolo Prodotto non conforme e garanzia).
Per usufruire del diritto di ripensamento, basta semplicemente comunicare al venditore la propria volontà di recedere dal contratto.
Se il venditore non ha predisposto un apposito modulo, è sufficiente inviare una comunicazione, tramite PEC o raccomandata, dove sia chiaramente espressa la volontà di recedere dal contratto.
A tal, fine utilizza il nostro modulo DIRITTO DI RIPENSAMENTO che puoi scaricare QUI
Il diritto di ripensamento va esercitato entro 14 giorni: dalla conclusione del contratto per quanto riguarda i servizi e dal ricevimento fisico del bene, se, invece, si tratta di prodotti.
Il periodo di recesso di 14 giorni è prolungato a 30 giorni, per i contratti conclusi in occasione di visite nonMrichieste presso l'abitazione di un consumatore oppure di escursioni organizzate da un professionista con lo scopo o con l'effetto di promuovere o vendere prodotti.
Il venditore deve informare il consumatore dell’esistenza del diritto di ripensamento, e se non lo fa, il termine per esercitarlo si estende a 12 mesi.
Dopo aver ricevuto la comunicazione del recesso, il venditore deve rimborsare entro 30 giorni.