QUALITY ADV: INVIATO ESPOSTO ALL'ANTITRUST
30 aprile 2019
L'associazione, dopo aver analizzato contratti e sito internet, ha inviato un'esposto all'Antitrust per la verifica di eventuali pratiche commerciali scorrette. Ecco i nostri dubbi
Il Business della società opera principalmente su due linee. La prima per i privati, cui offre la possibilità di ripagarsi l’acquisto di un’auto nuova mediante un rapporto di lavoro.
La seconda per le aziende, cui oltre ad analoga promessa di rimborso della nuova auto offre di beneficiare del servizio di “pubblicità dinamica” per promuovere il proprio brand. Alcune caratteristiche ci riportano a sistemi similari come Vantage Group e da altri operatori del mercato delle auto “a costo zero”.
Anche stavolta - la “rilevazione di dati statistici” attraverso la circolazione in automobile dotata di pellicole adesive pubblicitarie sulla carrozzeria.
In entrambi i casi, il servizio si caratterizzerebbe per l’installazione sull’auto, tra le altre cose, di un dispositivo che permetterebbe la geolocalizzazione del veicolo.
Il dispositivo gps dovrebbe registrare i luoghi in cui la pubblicità è stata fatta girare, promuovendo così una “diffusione strategica del brand”. Sarebbe previsto, inoltre, un dispositivo di trasmissione bluetooth che permetterebbe di generare sui cellulari dei passanti (che abbiano scaricato una apposita applicazione) una notifica pop-up con una ulteriore inserzione pubblicitaria (c.d Marketing di prossimità).
Questo e molto altro si promette al consumatore, il quale a fronte di un anticipo di poco più di €6.000,00 potrà beneficiare di un’auto nuova e ricevere in rate mensili un rimborso totale fino a €21.000,00.
La nostra Associazione di consumatori ha attentamente analizzato il sistema Quality Adv. e, a fronte di numerose analogie, si è decisa a inviare esposto all’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato, ritenendo di trovarci di fronte all’ennesimo fac-simile del sistema Vantage Group.
Tra le varie anomalie rilevate spicca sicuramente la “Fidejussione” offerta da Quality Adv. Tale garanzia non consiste che in una mera adesione ad un “Piano Mutualistico”.
Il piano è istituito presso una Società di Mutuo Soccorso (“Salva SmS”). La stessa società Salva Sms previa adesione del driver come nuovo socio) si impegna a garantire i propri soci nei confronti di Quality ADV Srl.
In questo caso dovrebbe intervenire a fronte del mancato pagamento di nr.5 rate continuative (includendo peraltro varie clausole di esclusione della suddetta garanzia, tra cui quella dell’inadempimento del socio agli estremamente vaghi e generici obblighi di cui al contratto d’opera sottoscritto con Quality ADV srl). In parole povere: niente che abbia a che vedere con l’istituto di garanzia cui il termine “Fidejussione” normalmente si riferisce.
Vale inoltre la pena di evidenziare come nella sezione delle Frequently Asked Questions (FAQ)del proprio sito, la società stessa abbia ritenuto opportuno fornire ai propri clienti una preziosa excusatio non petita riguardo al delicato problema della legalità della apposizione di insegne pubblicitarie di terzi sulla carrozzeria della propria autovettura (art. 23 del Codice della strada), presentando una raffinata tesi difensiva: le pellicole apposte sull’auto avrebbero natura “meramente estetica”. Ciònondimeno - si afferma subito dopo - a fronte di tale ornamento estetico la società verserebbe regolarmente la “tassa comunale di esposizione”.
Delle due l’una, verrebbe da dire: o è una pubblicità, soggetta al versamento del relativo contributo comunale ed espressamente vietata dall'articolo 23 del codice della strada oppure non lo è, e dunque a che scopo versare una tassa non dovuta?
Ma non finisce qui: al fine di tutelare i drivers dal “disagio” di eventuali e ingiusti verbali, la società si impegna (del tutto informalmente, ovviamente) a farsi carico delle sanzioni amministrative ricevute dai drivers, a patto che le stesse le siano inoltrate entro 24 ore.
Molte infine le ambiguità rilevate all’interno della documentazione contrattuale che disciplina il rapporto di lavoro con i drivers (configurato a seconda dei casi come lavoro autonomo in forma di contratto d’opera/appalto). A partire dal frequente richiamo a un generico e indeterminato “risultato” al cui raggiungimento i conducenti sarebbero tenuti, pena il recesso dal contratto con sospensione dei rimborsi per inadempimento (e, ovviamente, l’ inapplicabilità del “piano mutualistico” offerto a garanzia dei clienti).
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