NO-COST AMMETTE CHE IL VERO GUADAGNO DELLA VANTAGE GROUP NON DERIVA DALLA VENDITA DI PUBBLICITA' SULLE VETTURE
26 aprile 2017
Aumentano i dubbi di A.E.C.I. sul sistema NO COST della Vantage Group S.r.l.
In questi giorni A.E.C.I. sta raccogliendo numerose segnalazioni di consumatori che hanno avuto contatto o hanno sottoscritto contratti per il sistema NO COST della Vantage Group e la nostra Associazione, a breve, invierà nuova segnalazione all'Antitrust su cui, per ora, non possiamo pubblicare nessuna comunicazione ufficiale.
Aumenta il materiale in nostro possesso e, parallelamente, aumentano i dubbi relativi al sistema NO COST. Dubbi che aumentano dalle stesse comunicazioni ufficiali che l'azienda, Vantage Group Srl, ha emesso con una nota a firma del Presidente di No Cost Massimiliano Casazza.
Casazza si firma il Presidente e, contestualmente nella nota, parla di società. Non si capisce a quale presidenza alluda e a quale società si riferisca. Nel caso in cui, infatti, si riferisca alla Vantage Group S.r.l. il termine corretto dovrebbe essere Amministratore Unico (trattandosi di una S.r.l.).
Meno dubbi, invece, sul vero interesse della Vantage Group e del "presidente" Casazza. Citando direttamente la fonte "le strategie commerciali dell Azienda sono molteplici e non solo legate alla pubblicità sulle vetture"
Difficile da spiegare ai vari clienti che si sono rivolti alla nostra Associazione di Consumatori. Difficile da credere anche per noi che abbiamo "testato" direttamente il sistema NO COST. A.E.C.I., infatti, ha contattato telefonicamente NO COST fingendosi cliente. Dalla telefonata registrata in nostro possesso si evince che il loro vero interesse è la vendita di pubblicità e lo dicono, ovviamente, per convincere a sottoscrivere il contratto.
La precisazione ufficiale pubblicata sul loro profilo Facebook è una nota molto importante, dunque, che sarà oggetto di ulteriore segnalazione all'Antitrust, da parte di A.E.C.I. , ad integrazioni delle precedenti.
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In questi giorni A.E.C.I. sta raccogliendo segnalazioni da parte dei proprietari della auto acquistate con il sistema NO-COST. La nostra Associazione di Consumatori si è occupata in passato proprio del sistema proposto dalla Vantage Group e proprio A.E.C.I., tra i tanti dubbi, aveva espresso anche quello della rilevanza dell'articolo 23 del Codice della Strada.
L'articolo 23 del codice della Strada (sia al comma 2 che al comma 8) stabilisce che è vietata l'apposizione di scritte pubblicitarie sugli autoveicoli pena la sanzione prevista dal comma 11 "Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e quelle del regolamento è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682. "
Alcuni cittadini di Roma ci hanno infatti segnalato la contestazione di sanzioni al di sopra delle 400 euro. La nostra Associazione sta comunque contestando tali sanzioni per cercare di risolvere un problema che probabilmente diventerà sempre più grande.
Ovviamente invitiamo i cittadini che hanno ricevuto sanzioni a rivolgersi alla nostra Associazione di Consumatori.
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