A.E.C.I. LAZIO CHIEDE LE DIMISSIONI DI ALEMANNO
12 gennaio 2011
ALEMANNO: AMMETTE FALLIMENTO E RIMETTE TUTTI AL NASTRO DI PARTENZA
A.E.C.I. LAZIO ricorda i punti salienti del programma elettorale “Progetto per Roma” di Alemanno
E la goccia fece traboccare il vaso. Peggioramento costante della situazione di Roma Capitale (città più sporca, aumento delle buche, trasporto pubblico e mobilità al limite della accettabilità solo per citare i problemi più urgenti). Bufera a dicembre 2010 su Gianni Alemanno e la sua Giunta sulle presunte 2.000 assunzioni clientelari di parenti e amici nelle aziende partecipate AMA, ATAC, ACEA.
E infine, il 73° posto riservato a Gianni Alemanno tra i Sindaci delle principali città italiane, come pubblicato ieri su Il Sole 24 Ore, dal Governance Poll 2010, il sondaggio di IPR Marketing sul consenso percentuale relativo ai Sindaci.
La decisione di azzerare la propria Giunta operativa rivela l’ammissione da parte del Sindaco che la gestione di Roma Capitale in questi 2 anni non è stata corretta. Rivela anche che la colpa è non di chi governa e ha permesso un tale sistema inefficiente, ma di chi amministra e lavora concretamente. Ammissione di colpa, dunque, ma a metà.
Sicuramente Gianni Alemanno ritiene che con una squadra nuova di zecca a Roma Capitale si potrà dare un nuovo volto e al Sindaco un po’ più di favore e consenso.
E perché non si avveri quanto detto dai nostri Padri Mala tempora currunt, sed peiora parantur (Stiamo vivendo tempi non buoni, ma si preparano tempi peggiori), A.E.C.I. LAZIO aiuta il Sindaco ricordando i 12 punti del Progetto per Roma, programma che Gianni Alemanno si impegnò ad attuare nel giorno della sua elezione.
1. ROMA CAPITALE E DECENTRAMENTO
2. PIANO STRATEGICO PER LA MOBILITA’
3. SICUREZZA, LEGALITA’ E LOTTA ALLA CRIMINALITA’
4. EMERGENZA CASA ED EDILIZIA SOCIALE
5. POLITICA AMBIENTALE ED EMERGENZA RIFIUTI
6. SOSTEGNO E TUTELA DEL LAVORO, DEI REDDITI E DEI RISPARMI
7. ECONOMIA DI ROMA: MARKETING DEL TERRITORIO E RECUPERO COMPETITIVITA’
8. RISORSE DEL COMUNE DI ROMA
9. POLITICA URBANISTICA E RILANCIO DELLE PERIFERIE
10. POLITICHE SOCIALI E PER LA FAMIGLIA
11. POLITICHE CULTURALI E DEL PATRIMONIO ARTISTICO
12. POLITICA PER LO SPORT
Il “primo cittadino” di Roma è il primo responsabile. A.E.C.I. LAZIO crede che sia certamente ipocrita questa operazione di “rimpasto” che è e rimane solo un tentativo per temporeggiare e non un’azione politica volta a risolvere i problemi di una città accartocciata su se stessa.
Delle 12 promesse che Gianni Alemanno fece in campagna elettorale probabilmente è stata mantenuta solo la prima e, certamente, i Romani non hanno ancora tratto benefici da questa situazione.
La violenza in città non è certamente diminuita. Probabilmente non si può affermare che sia aumentata, ma la lotta promessa per l’aumento della legalità è caduta nel dimenticatoio.
Inutile far riferimento alle Politiche per la Famiglia, alla Mobilità e all’emergenza rifiuti.
Un chiaro flop su tutta la linea politica. E, come avviene in una squadra di calcio, la società (chi compra i giocatori, ovvero chi nomina gli assessori) e l’allenatore (ovvero chi coordina e guida la squadra) sono i primi responsabili chiamati in causa. Semplificando: visto che la squadra ,fino a prova contraria, è stata scelta dal Sindaco e chi ha scelto ha anche avuto il ruolo di guida e coordinatore, il vero primo responsabile di questa debacle è certamente il primo cittadino.
A.E.C.I. LAZIO da tempo denuncia lo stato vergognoso della città eterna: buche, sporcizia, incuria, staticità della politica capitolina, ma anche sicurezza, mobilità pubblica allo stato minimale di una città di importanza mondiale.
A.E.C.I. LAZIO da tempo chiede le dimissioni del primo responsabile di questa situazione che si riversa non solo sui cittadini romani, ma anche sulla percezione dell’Italia all’estero
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