Nasce il Manifesto per le Pompe di Calore. Un Manifesto per favorire la resilienza climatica
11 dicembre 2025
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Nasce il Manifesto “Le Pompe di Calore: Strumento per
la Transizione Industriale ed Energetica”. L'annuncio in occasione
dell'assemblea nazionale dei soci Assoclima. |
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Vicenza, 11 dicembre - In occasione dell'assemblea
nazionale dei soci Assoclima che si è svolta il 10 dicembre a Vicenza è stato
sottoscritto il Manifesto: “Le Pompe di Calore: Strumento per la Transizione
Industriale ed Energetica”. L'iniziativa promossa da Assoclima, in partnership
con Canale Energia, testata specializzata sui temi energetici e attenta alle
esigenze di spesa dei cittadini, vede oltre alla stessa Assoclima, tra i
primi sottoscrittori Associazione europea consumatori indipendenti - Aeci,
Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Fratello Sole, Osservatorio imprese e
Consumatori - Oic. L’europarlamentare Dario Tamburrano M5s che
ha partecipato ai lavori ha così commentato l’iniziativa: "L’Italia,
sotto procedura d’infrazione a causa dei ritardi nell’eliminazione degli
incentivi alle caldaie a gas, deve accelerare per rendere accessibile
l'impiego di pompe di calore: è una soluzione strategica per elettrificare i
consumi, tagliare le emissioni e garantire autonomia energetica e
tecnologica". “Con la firma di questo Manifesto vogliamo ribadire un
principio semplice ma decisivo: le pompe di calore non sono solo una
tecnologia efficiente, sono un pilastro strategico per la resilienza
climatica del Paese. Abbiamo l’opportunità concreta di ridurre i consumi,
abbattere le emissioni e rafforzare una filiera industriale in cui l’Italia è
già protagonista. Per farlo, servono misure chiare e stabili che accompagnino
i cittadini e sostengano le imprese nel percorso di elettrificazione. È il
momento di trasformare l’efficienza energetica in una scelta accessibile per
tutti e in un vantaggio competitivo per il sistema Italia.” dichiara Maurizio
Marchesini, presidente di Assoclima. “Contrastare il caldo estremo come il freddo improvviso è
una esigenza che interessa un numero sempre maggiore di popolazione,
indipendentemente dall’area geografica di appartenenza. In questo scenario le pompe di calore si presentano come
uno strumento versatile in grado di produrre caldo e freddo assecondando le
esigenze portate dalla crisi climatica. Il tutto andando a ridurre l'impatto
ambientale degli stessi edifici e la bolletta energetica” commenta Agnese
Cecchini direttore responsabile di Canale Energia. Difatti nonostante un costo iniziale di installazione a
volte più alto, il risparmio economico in bolletta è evidente da subito e
permette un veloce ritorno d'investimento. Ancora di più se integrato a fonti
energetiche rinnovabili. Senza contare le ricadute positive sulla filiera
produttiva italiana e sullo sviluppo dei green jobs. “Le pompe di calore rappresentano un vero salto di qualità
per le nostre case e per il sistema energetico nazionale. Non si tratta solo
di un upgrade tecnologico, ma di un investimento che porta benefici immediati
ai cittadini e rafforza la competitività del Paese. È il momento di
accompagnare questa transizione con strumenti concreti e stabili, così da
trasformare il risparmio energetico in un diritto accessibile e in un
vantaggio per tutti.” spiega Sonia Sandei Assoclima, tra i
promotori dell'iniziativa. “Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione posti
dall'UE dobbiamo consentire a tutti i consumatori di trovare nel mercato la
risposta, sostenibile, alle proprie esigenze. Riteniamo che le pompe di
calore - afferma Gianluca Di Ascenzo, presidente OIC, Osservatorio
Imprese e Consumatori - possano offrire una soluzione concreta in
linea con le finalità indicate dall'Unione Europea". “Dal nostro punto di vista, come Fratello Sole, siamo
convinti che investire nelle pompe di calore permetta di offrire alle
persone, alle comunità e alle realtà fragili strumenti concreti per ridurre
costi energetici e impatto ambientale, contribuendo alla transizione
energetica e sociale” commenta Fabio Gerosa presidente Fratello Sole.
“Con risparmi fino al 50%, questa tecnologia può diventare una leva reale per
contrastare la povertà energetica e migliorare la qualità di vita,
soprattutto dei più vulnerabili. Perché ciò accada, servono meccanismi di
sostegno economico più solidi e una forte azione di sensibilizzazione sui
benefici e sugli incentivi disponibili”. “Quando parliamo di strumenti economici pensiamo a diverse
soluzioni anche guardando a cosa accade all’estero. Ad esempio alla
valorizzazione di un fondo rotativo o micro-credito garantito
dallo Stato per famiglie a basso reddito, con rate mensili simili a una
bolletta a sostegno di una tariffa agevolata. Oppure a utilizzare
un sistema “Pay as you save”, si tratta di un meccanismo
finanziario già utilizzato in diversi Paesi come Stati Uniti, Germania e
Regno Unito. Di fatto permette ai consumatori di installare tecnologie
efficienti, come le pompe di calore, senza dover anticipare i costi di
acquisto e installazione. La logica è semplice: il rimborso
dell’investimento avviene attraverso i risparmi energetici effettivamente
ottenuti, che vengono utilizzati per pagare rate mensili” spiega Ivan
Marinelli presidente AECI, Associazione europea consumatori indipendenti. "In una difficile e contrastata transizione
energetica Federconsumatori sostiene tutte quelle tecnologie che riducono le
emissioni di gas serra e l'uso di combustibili fossili,
con l'obiettivo di informare correttamente e di
renderle disponibili a tutti i cittadini, è con
questo spirito che partecipiamo al progetto"
commenta Fabrizio Ghidini, vice presidente Federconsumatori. “L’impegno di Cittadinanzattiva nell’adesione a questo
Manifesto nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità energetica deve
tradursi in benefici misurabili per i cittadini. Le pompe di calore possono
contribuire in modo significativo alla decarbonizzazione, all’efficienza
degli edifici e alla riduzione della spesa energetica, ma richiedono
politiche pubbliche coerenti: schemi di finanziamento innovativi, tariffe
agevolate, formazione qualificata degli installatori e una robusta attività
di informazione. Senza una strategia integrata, il potenziale di questa
tecnologia rischia di non esprimersi pienamente. Per questo riteniamo
essenziale che il Manifesto diventi la base per un intervento strutturale che
metta al centro i consumatori e garantisca un reale avanzamento verso la
resilienza climatica” afferma Tiziana Toto responsabile politiche
energia e servizi pubblici locali, Cittadinanzattiva. Il Manifesto punta a sostenere il comfort abitativo dei
cittadini e una filiera che offre green jobs con posizioni ben retribuite.
Tutto questo in una industria che vede l’Italia tra i leader europei con
tutto l’indotto e le ricadute economiche che ne conseguono. “Un primato che sarebbe un peccato non sfruttare, come è
accaduto per le energie rinnovabili e l’auto elettrica” conclude Sandei. I cinque punti del Manifesto:
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