Aumenti dell’energia – che la politica intervenga, giocando con l’elettricità si rischia di prendere una scossa.
17 settembre 2021
Dopo una stagione
di aumenti nell’energia che ha superato
di gran lunga già il 20% per
elettricità e gas, il 17% per i carburanti; sentire
anche solo ventilare
un ulteriore aumento
del 40% è pura follia. Solo due
settimane or sono chiedevamo al
Governo di vigilare sugli aumenti generalizzati che tra primavera ed estate i consumatori hanno dovuto subire
accettando di passare sotto al giogo, nel food, nel no food, nel turismo, nei servizi privati.
Chiedevamo che tali aumenti non diventassero strutturali. Se la risposta è l’ulteriore aumento del 40% significa gravare non solo
con 327€ di aumento annuo sull’energia consumata
nelle case, con ulteriori
spese medie di 200 € per il carburante, ma con un effetto trascinamento su tutti gli altri costi essenziali come la spesa quotidiana. Per non parlare
della più che certa impennata
inflattiva.
Il Governo intervenga sugli oneri di sistema, ancora non si capisce
perché si chiamano incentivi i miglioramenti apportati da alcuni se poi li debbono pagare tutti sulla propria
bolletta elettrica. Vanno eliminati così come vanno eliminate le accise (ancora
paghiamo il finanziamento della guerra in Etiopia del 1935-36
o la crisi del canale di Suez del 1956, ma anche la ricostruzione dopo il disastro del Vajont nel 1963 e l’alluvione di Firenze del 1966) sui carburanti e
diminuite le tasse, non dimentichiamo
che il 70% del costo del pieno finisce nelle
casse dell’erario.
L’Italia soffre già la presenza
di oltre 2,5 milioni di cittadini in povertà
energetica e oltre 4,5 milioni di cittadini in povertà; come si è potuto pensare
a spendere in incentivi sulla mobilità
elettrica se poi il risultato è questo? Non vogliamo pensare che questo Governo sia privo di studio e programmazione
e non sapesse già sei mesi or sono che si andava
verso una crisi energetica. Perché non si è puntato da subito sull’idrogeno come fanno Paesi anche meno avanzati del nostro?
IConsumatori, federazione a tutela dei consumatori e dell’ambiente chiede di intervenire subito su una parziale defiscalizzazione dei carburanti e sull’eliminazione
dai costi delle bollette degli oneri di sistema. L’aumento
dei consumi compenserà il minor gettito. Che gli errori dei politici,
presenti o passati poco ci interessa, non siano fardello
per i soli consumatori. Di investire sulla ricerca affinché
l’Italia non resti
fanalino di coda nella mobilità
pulita e nell’approvvigionamento di energia.