BOLLETTA 2.0. TUTTO DA RIFARE
24 giugno 2021
I primi interventi di modifica della disciplina della
bolletta 2.0 dell'Autorità per l’Energia con Delibera 242/2021/R/com,
licenziati lo scorso 8 giugno con l’obiettivo di rendere maggiormente
trasparente - e quindi comprensibile al consumatore - la bolletta per il
consumo dell’energia elettrica e del gas, suscita forti perplessità e
preoccupazione circa l’effettiva semplificazione del sistema di lettura e,
conseguentemente la maggiore trasparenza della fattura.
Riteniamo, per esempio, che:
- Debba essere inserita - tra le
informazioni minime riportate in fattura e con l’obiettivo di garantire al
cliente finale un’informazione idonea ad una maggiore comprensione - la voce relativa
al costo medio dell’energia per KWh effettivo (lo stesso valga per il gas)
in luogo della soppressione della voce relativa al costo medio unitario;
- La dicitura “l’inserimento di informazioni
funzionali alla riscontrabilità e alla confrontabilità delle condizioni
economiche del proprio contratto rispetto alle offerte presenti nel mercato
libero, tra cui l’indicazione del Codice Offerta (...), incentivi
l’incomprensione nel lettore favorendo l’incremento di reclami;
- Consideriamo superfluo - perchè
il cliente ha ormai acquisito capacità sufficienti ad effettuare il
calcolo autonomamente - l’inserimento del consumo annuo aggiornato;
- Ravvisiamo problemi di privacy
in relazione alla concessione agli operatori di verificare la “maturità digitale” del cliente in
ordine al recapito della bolletta
sintetica dematerializzata: gli operatori trattano già i nostri dati
personali, vogliamo che conoscano anche le nostre competenze digitali? A
tale riguardo ci proponiamo di interessare il Garante.
E’ evidente, quindi, che Arera più che semplificare
abbia deciso di complicare ulteriormente la lettura della bolletta. A
questo punto ci chiediamo anche se la
“nuova” bolletta comporterà “nuovi”
oneri per gli utenti dato che ciascun operatore dovrà necessariamente
aggiornare i propri sistemi informatici e, quindi, i propri gestionali, Su chi
ricadranno i costi di “adeguamento” (ma soprattutto, sotto quale voce)?
Per concludere, indichiamo gli elementi che, ci sembra,
siano stati palesemente omessi dalla “bolletta 2.0”: i riferimenti dei soggetti
da contattare per comunicare l’autolettura, inviare un reclamo, una mail di
opposizione al direct marketing, oltre all’indicazione
chiara del responsabile della protezione dei dati personali, del loro
trattamento e i relativi recapiti per l’eventuale richiesta di cancellazione.
Cose non da poco.