DIGITALE TERRESTRE:RIVOLUZIONE EPOCALE DISASTROSA
20 novembre 2009
Roma - Il giorno dello switch off è passato per Roma e per il Lazio. La prima grande Capitale europea che ha effettuato il cambio è stata, certamente, un banco di prova, utile per testare la struttura organizzativa e assistenziale ideata per l’evento epocale.
4 milioni di abitanti, 280 Comuni -
Queste le notizie ufficiali dal Ministero. La realtà dei fatti è dimostrata soprattutto dai dati forniti: 46.000 interventi sono certamente una miseria in rapporto al numero delle famiglie del Lazio, 1.800.000.
La verità dunque è che molti cittadini hanno avuto difficoltà: lo dimostrano le persone che si sono rivolte alla nostra Associazione, l’A.E.C.I., e non solo alla nostra. In alcuni casi, i nostri volontari sono addirittura intervenuti direttamente, supportando di persona gli utenti in difficoltà.
Insomma, come spesso accade, molti Italiani hanno dovuto “arrangiarsi” da soli. L’amico giovane di famiglia, il vicino di casa, il portiere e/o, in casi estremi, professionisti a pagamento. Lo Stato, vicino ai cittadini solo con la predisposizione di un Numero Verde, è stato completamente assente, a partire dal Ministero delle Comunicazioni sino ad arrivare ai Municipi di Roma, o ai Comuni del Lazio. (con l’eccezione di alcuni comuni, a dimostrazione della regola).
La mancata assistenza a persone in difficoltà, sole, e certamente poco avvezze alla nuova tecnologia hanno evidenziato una disorganizzazione che si è riversata sui cittadini che, in alcuni casi, hanno dovuto spendere anche dei soldi. La cosa preoccupante è che il sistema, non ancora perfettamente a regime, necessiterà, probabilmente a intervalli periodici, di una risintonizzazione degli apparecchi da parte degli utenti.
Roma, 20 novembre 2009