I CONSUMATORI: FARMACI VETERINARI, SONO UGUALI MA “STRANAMENTE COSTANO” DI PIÙ!
26 luglio 2016
Assurda quella che sembra essere una vera e propria speculazione
sui farmaci veterinari, farmaci la cui composizione si avvale degli stessi
principi attivi utilizzati per l’uomo e la cui unica differenza sembra
annidarsi in prezzi scandalosamente più alti, fino ad oltre 10 volte superiori.
Grazie all’indagine condotta dalla nostra esperta di settore
Daniela Della Valle, medico e animalista, emergono disparità di costo
sconcertanti che possono giustificarsi solo in presenza di una pesantissima
speculazione fatta a danno dei circa 14 milioni di proprietari di un amico
animale. I CONSUMATORI chiede al Ministero della Salute di intervenire con
urgenza su questa situazione che coinvolge anche il Ssn, il quale potrebbe
avere in carico prescrizioni mediche destinate in ultima istanza ad amici
animali.
“Ci chiediamo se sia giusto
condannare un proprietario dei circa 14 milioni di cani e gatti residenti nelle
nostre case perché si è avvalso di un illecito e non chi, speculando, lo ha
costretto a tanto. Di fatto la Legge favorisce la case farmaceutiche
veterinarie intarsiando così un altro tassello nello strapotere delle lobby”
dichiara il presidente Fabrizio Premuti per I CONSUMATORI.
Curare il proprio amico a quattro zampe non può essere un lusso –
afferma I CONSUMATORI – e far passare comportamenti antisociali e speculativi
può solo aumentare fenomeni come quelli dell’abbandono, che non possono essere
tollerati in una società civile. I CONSUMATORI, già attiva in campagne a
sostegno degli animali, come quella contro l’abbandono lanciata proprio in
questi giorni, solleciterà la presentazione di una interrogazione parlamentare
al Ministro della Salute sul punto specifico delle differenze di prezzo. “È
comunque nostra intenzione combattere il fenomeno, sia ricorrendo alle
Authority preposte sia sollecitando le case farmaceutiche più sensibili alle
creazione di gruppi di acquisto per farmaci equivalenti ed a costi pari, se non
inferiori, a quelli utilizzati per l’uomo” conclude Premuti.