CESSIONE DEL QUINTO : TASSO SPROPORZIONATO E REATI PENALI A DANNO DI UN OPERAIO DEL BASSO VERONES
10 marzo 2015
La vicenda ha colpito un operaio del basso veronese che, per necessità economiche, ha stipulato un contratto di cessione del quinto dello stipendio, il finanziamento che possono fare i dipendenti con trattenuta sulla busta paga.
La vicenda inizia in maniera dubbia con una mancata consegna dei documenti precontrattuali e con una richiesta economica “extra” in denaro da parte dell'agente che ha proposto il finanziamento.
Pratica sicuramente non corretta anche perché, come raccontato dal nostro socio, l’agente ha “convinto” il proprio cliente al pagamento dell’extra, sotto la minaccia del blocco dell’erogazione del finanziamento. Senza quel versamento “cash ed in nero” i soldi non sarebbero arrivati.
La vicenda ha dell'incredibile: la trattenuta in busta paga inizia prima dell'arrivo del denaro e il contratto viene consegnato addirittura a posteriori. Questo significa che l'operaio non poteva praticamente fare più nulla.
COSA FARE A QUESTO PUNTO?
I soldi gli servivano e non sapeva come tornare indietro. Subito notava che i costi legati al contratto erano altissimi. Apparentemente il contratto presentava tassi entro i limiti di legge ma quasi alla soglia di usura con TAEG 13,23% (tasso comprensivo delle spese) ma le spese incidevano molto.
In pratica in 10 anni si sarebbe trovato a restituire più del doppio. I conti non quadravano ma l'operaio non aveva le competenze per dimostrare la sproporzione. I costi nascosti non rientravano nel TAEG del contratto!
Per verificare se il finanziamento erogato sfori o meno il tetto dell’usura è necessario considerare ogni spesa addebitata al cliente: ivi compreso il contratto di assicurazione sulla vita che, in questi casi, viene imposto all’atto del prestito.
Il Tribunale di Padova con una recente sentenza ha confermato questo principio, ma molti contratti sono viziati da questo errore.
L’INTERVENTO DI A.E.C.I. E LA DIMOSTRAZIONE DELL’USURA
Il cittadino si è rivolto agli uffici di AECI Associazione Consumatori di Nogara (VR) che grazie al suo staff particolarmente preparato nella materia bancaria e assicurativa, supportati dalle perizie tecniche redatte dai consulenti ASSOCTC dott. Frescura e dott. Rizzi hanno potuto argomentare e dimostrare che il cittadino era stato vittima di usura.
La finanziaria in questione dopo notevoli resistenze iniziali si è dimostrata conciliativa vista la gravità dei fatti e degli errori contrattuali e convenuto che l'operaio terminasse il suo prestito 5 anni in anticipo rispetto ai 10 previsti contrattualmente.
Le indagini penali (a carico dell’Agente) al momento non sono ancora concluse ma questo episodio riconosce di fatto che un prestito a tassi usurari diventa in tutto e per tutto un finanziamento a tasso zero.
Il nome della Finanziaria è stato omesso per accordo di riservatezza.