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BOLLETTE ACQUA: come difendersi se le fatture che riceviamo sono di importi abnormi e si discostano severamente dai consumi abituali.

REGIONE: SICILIA

Riceviamo ogni giorno chiamate dai cittadini, i quali lamentano il ricevimento di bollette relative al consumo Acqua di importi esagerati, e che spesso risultano incompatibili con i reali consumi abituali.


La prima cosa da fare, in questi casi, è quella di controllare attentamente la bolletta, leggiamo la sezione relativa agli addebiti e controlliamo i consumi riportati in relazione ai metri cubi addebitati. Da distinguere sono, ovviamente, i consumi rilevati con letture effettive da quelle con letture stimate.


Nei casi di riscontrata incongruenza, o anche, nel solo caso di dubbi o incertezza, il primo passo da fare è quello di esperire un reclamo/contestazione necessariamente per iscritto, per eccessivo scrupolo consigliamo di farlo entro la data di scadenza prevista per il pagamento della bolletta.


Tale istituto, in un primo momento serve a tutelare il consumatore da un eventuale distacco per morosità, in quanto, il reclamo, oltre, a sospensione il pagamento della fattura contestata, rende obbligato il fornitore ad una verifica e conseguentemente ad inviare un riscontro scritto.  


Ricevuta la risposta da parte del fornitore, entro 45 gg. dalla data del reclamo, il consumatore ha due alternative, o accettare, o in caso di risposta non esauriente provvedere, esperendo il tentativo obbligatorio di conciliazione presso l'Autorità preposta o presso una qualsiasi ADR situata nel territorio della propria residenza.


In sede di conciliazione, si affronteranno tutte le argomentazione che hanno dato luogo al contenzioso, le parti discuteranno e sosterranno le loro tesi col tentativo di addivenire ad un accordo. Questa fase risulta essere molto importante, invero, grazie a questo istituto le parti possono concludere definitivamente, con un accordo firmato, la materia del contendere.


Riteniamo doveroso ricordare, che per ottenere un buon risultato nella fase di conciliazione, anche se non obbligatorio, l'utente farà meglio richiedere l'assistenza del proprio legale di fiducia, o di una Associazione di Consumatori che abbia sede nel luogo della propria residenza.


E' chiaro dunque, che per l'ottenimento della risoluzione della controversia in conciliazione, le parti dovranno con spirito conciliativo, trovare un accordo transattivo, e questo potrà avvenire mettendo in conto di rinunciare, entrambi, qualcosa.


Qualora le parti non raggiungessero un accordo, anche se raramente allora, non resterà altro che attivare la procedura giudiziale.


La scrivente Associazione - Regione Sicilia, insediatasi a Palermo nel 2012, ha risolto in questi anni centinai di casi, facendo risparmiare ai consumatori, ingenti somme di denaro. Ci teniamo a dire, che raramente siamo stati costretti, per il riconoscimento dei diritti dei ns. iscritti, ad adire le vie giudiziali.


Per concludere l'argomento della conciliazione, dobbiamo sapere che il tempo massimo entro il quale dovrà essere esperita la procedura di conciliazione, è un anno, a far data del ricevimento della risposta negativa o insoddisfacente da parte del fornitore.


Un altro aspetto di rilevata importanza, sempre riferendoci alle fatture acqua, riguarda l'applicazione di interessi moratori calcolati per ogni giorno di ritardo in riferimento al mancato pagamento.

All'uopo, ricordiamo, che tra la data di emissione della fattura e il termine entro il quale dovrà essere posto il pagamento non deve essere inferiore a 20 giorni.


Come calcolare gli interessi nel caso di intervenuta morosità.


Gli interessi moratori devono essere applicati sull'importo non pagato su base annua, e deve essere pari al tasso ufficiale di riferimento in relazione al periodo, aumentato del 3,5 %.


Per quanto riguarda la morosità è il caso di sottolineare che il mancato pagamento della bolletta, senza che l'utente abbia inviato un reclamo al fornitore, può dare seguito al distacco del servizio, ma ATTENZIONE, prima di farlo, il fornitore, dovrà inviare un sollecito di pagamento a mezzo raccomandata a.r. e comunque, anche in questi casi di estrema soluzione, il fornitore, dovrà tenere conto e rispettare leggi e norme che fanno capo al settore, emanate dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente.


Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda le modifiche contrattuali unilaterali posti in essere dalle società fornitrici. In risposta alle tante domande che ci vengono poste, comunichiamo che le società di vendita, luce, acqua e gas, possono liberamente apportare modifiche unilaterali ai contratti, ma prima di farlo devono informare gli utenti finali, questo, per dare loro il diritto, nei casi di non accettazione, di recedere dal contratto senza sostenere alcun costo e spese.


Per quanto sopra argomentato, in relazione a quello che riguarda, trasparenza e diffusione delle informazioni, di seguito riportiamo gli aumenti di tariffe che AMAP ha pubblicato nel proprio sito.


Con deliberazione n. 9 del 11 ottobre 2019 l’Assemblea Territoriale Idrica Palermo ha fissato la misura degli adeguamenti delle tariffe del Servizio Idrico Integrato da applicare a seguito dell’intervenuta approvazione da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente (ARERA) giusta delibera n.276/2019/R/idr del 25 giugno 2019.


Si tratta di adeguamenti adottati all’esito della complessa istruttoria avviata dalla stessa ARERA in ultimo in applicazione della Deliberazione n. 664/2015/R/IDR del 28 dicembre 2015 per il periodo regolatorio 2016 – 2019 e della Deliberazione n. 918/2017/R/idr del 27 dicembre 2017 relativa all’aggiornamento per il periodo 2018 – 2019.


L’adeguamento in parola è stato fissato in misura inferiore ai valori massimi approvati da ARERA (9% per il 2018 + il 9% per 2019) ossia nel 6,5% per il 2018 ed in un ulteriore 6,5% per l’anno 2019.


Le tariffe così adeguate sono state applicate dall’AMAP S.p.A a partite dal mese di novembre 2019, mentre i conguagli in funzione del loro ammontare, saranno effettuati nel corso del corrente anno sui consumi rilevati nel periodo di riferimento e con addebito in forma dilazionata in fattura.

Inoltre, in applicazione della Delibera ARERA 665/2017R/Idr del 28 settembre 2017 e della deliberazione dell’ATI Palermo n. 4 del 12 aprile 2019 è stata già recepita la seguente nuova articolazione tariffaria.


Per ogni richiesta di consulenza e/o informazioni, chiamare ai numeri sotto descritti o scrivere una mail:


A.E.C.I. Associazione Europea Consumatori Indipendenti

Regione Sicilia/Palermo

Via Catania, 146 – 90141 Palermo – Tel/Fax 091 5080178 mob. 333 9445449

Mail: palermo1@euroconsumatori.eu

19 ottobre 2020

Articolo a firma del responsabile Agostino Curiale che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: palermo1@euroconsumatori.eu

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