ROMANI, BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI.
27 luglio 2015
Un calvario per il normale passaggio di un mezzo pubblico
che fatica a farsi largo e che, spesso, è costretto all’attesa di chi, “soltanto
per un caffè” ha deciso di parcheggiare in doppia fila esattamente davanti al “baretto
di fiducia”. Poco importa se, a qualche decina di metri, Roma Capitale ha
costruito decine di parcheggi sempre, tristemente, vuoti. In questa maniera
qualche decine di persone aspettano. Aspettano un autobus che tarda a passare per
colpa … di un caffè.
ROMA FA SCHIFO PER COLPA DEI ROMANI
Questa immagine, di fatto, assieme a tante altre, è il vero
manifesto di Roma. Roma è la città delle affissioni selvagge, delle bancarelle
abusive (piazza Navona), dei tavoli dei ristoranti abusivi (centro storico),
Roma è “na carta sporca e nisciuno se ne importa” (parafrasando ignobilmente
Pino Daniele). Maltrattata innanzitutto dai romani brutti, sporchi e cattivi,
pronti a stabilire il proprio interesse innanzi a tutto e quindi insozzare una
città che merita ben altro rispetto, il rispetto che si rivolge ad una mamma, Mamma Roma. E Roma, da Madre, diventa Matrigna (Roma Madre Matrigna - F. Ferrarotti).
Nessuno contribuisce al miglioramento civile e civico di
questa città e tutti antepongono l’interesse personale. A cominciare dagli imprenditori edili che a Roma diventano palazzinari dispregiativo di chi ha messo in atto un perenne sacco di Roma (Dal Cemento alla Ricotta - N. Porro). Dai commercianti che si
battono contro le corsie preferenziali, contro le isole pedonali (pane
quotidiano di ogni città occidentale) e che non contribuiscono al decoro urbano
del pezzetto di marciapiede fronte negozio, dai tassisti sordi a qualsiasi richiesta
di introduzione di migliorie dei servizi, ai cittadini pronti a protestare
contro la chiusura ad auto e motorini di una delle piazze più belle del Mondo
(Piazza di Spagna).
COLPA DI TUTTI
Le colpe sono di tutti. La colpa è della partitocrazia che,
sino ad oggi, ha permesso tutto questo ma, soprattutto, ha contribuito a tutto
questo. La colpa è degli amministratori, dei vigili urbani, degli autisti,
degli spazzini. La colpa è di tutti ma la prima colpa è del cittadino romano.
Esistono tre categorie di cittadini. Quelli che contribuiscono a tutto questo.
Quelli che non contribuiscono ma permettono tutto questo. Quelli che non
contribuiscono e cercano di migliorare questa benedetta città. A Roma, sempre
più, manca la terza categoria.