ABF: CONDANNATA LA BANCA NAZIONALE DEL LAVORO GRAZIE AD A.E.C.I. PER ADDEBITI IMPROPRI.
24 febbraio 2015
Roma 24 Febbraio 2015 - Ancora una vittoria, ancora una volta i diritti dei consumatori, violati da Istituti Bancari, vengono tutelati dalla nostra Associazione di Consumatori. La Banca Nazionale del Lavoro ha, secondo quanto deciso dall’Arbitro Bancario Finanziario, ha richiesto versamenti, a fronte di un piano di rientro che non avrebbe dovuto richiedere.
Dalla decisione si legge infatti che: Il ricorrente si duole
di aver dovuto pagare ad aprile 2013 la somma di € 2.450,00 per estinguere
definitivamente il debito. In realtà, come affermato dalla banca nelle controdeduzioni,
risulta che ad aprile 2013 il ricorrente abbia solamente effettuato due versamenti
per estinguere il debito della carta di credito di € 350,00 e € 99,33.
I rimanenti € 2.000,00, infatti, sono stati utilizzati per
estinguere il debito della carta di credito tramite pagamento dal conto
corrente; questa somma, quindi, era già stata versata dal ricorrente e derivava
dai pagamenti effettuati ai sensi dei vari piani di rientro succedutisi nel
tempo.
Dall’esame degli estratti conto del conto corrente e della
carta di credito, versati inatti, emerge tuttavia che la ricostruzione
effettuata dalla banca è solo parzialmente corretta. Infatti, le competenze
maturate sul conto corrente sono pari a € 1.858,48 e quelle pagate sulla carta
sono pari a € 566,23; il debito del ricorrente è, quindi, passato dagli originari
€ 12.439,98 a € 14.864,69.
Per altro verso, risulta che, in data 2.03.2012, il
ricorrente abbia effettuato un versamento sul conto di € 1.050,00 e un prelievo
in contanti di € 150,00. Di questi due movimenti, tuttavia, non v’è traccia
sull’estratto conto; del resto, la banca sostiene che i versamenti complessivi
effettuati dal ricorrente sul suo conto corrente siano di € 14.491,00.
Considerando invece anche queste due operazioni, risulta che i versamenti complessivamente
effettuati sono pari a € 15.391,00 (14.491+1.050,00-150,00).
Ne deriva che il ricorrente ha versato in più € 900,00, pari
alla somma algebrica delle due operazioni non riportate nell’estratto conto. Questo
importo, dunque, deve essere restituito al ricorrente. Tale conclusione può tenersi
compatibile con la formulazione della domanda restitutoria da parte del
ricorrente.
Insomma BNL ha continuato a richiedere importi ad un
consumatore che aveva già coperto totalmente il debito. Una vecchia pubblicità
dell’Istituto Bancario recitava: “LA NOSTRA PRIORITA’ SEI TU”, il dubbio, che
con questa decisione diventa quasi certezza, è che la priorità siano i soldi
dei consumatori.
Ancora una volta l’azione della nostra Associazione di
Consumatori, ha permesso che il diritto, sacrosanto di un consumatore
prevalesse sulla potenza e sull’arroganza di chi pensa di poterla sempre farla
franca. Un consiglio ai consumatori: Verificate i vostri conti correnti.
LA DECISIONE DELL'ABF E' SCARICABILE IN ALLEGATO A QUESTO ARTICOLO.