BOLLO AUTO: SCADENZE, CHI, COME E DOVE PAGARE
28 gennaio 2015
Il 2 febbraio, scadenza del bollo e del superbollo, è alle porte. Originariamente il termine era stato fissato per il 31 gennaio 2015, giorno che però coincide con il sabato. Di conseguenza, la scadenza per il pagamento è stata prorogata a lunedì 2 febbraio anche se le regioni autonomamente, come fatto dal Piemonte che ha prorogato al 16 febbraio la scadenza, possono stabilire scadenze diverse.
Ma il caos è la parola d'ordine di questi giorni. La norma contenuta nella Lege di stabilità che ripristina il pagamento integrale della tassa di possesso per i veicoli che hanno superato i due decenni viene recipita in maniera diversa nelle diverse zone della Penisola. Il caos è dovuto per l'applicazione delle nuove norme sulle auto e moto storiche approvate nella Legge di Stabilità, che ha cancellato l'esenzione dal pagamento del bollo prevista per i mezzi ultraventennali mantenendola solo per quelli dai 30 anni in su.
Il fatto è che il bollo è una imposta regionale e sulle novità introdotte dal Governo non tutte le regioni sembrano d'accordo. Molte infatti nei giorni scorsi hanno manifestato la volontà di mantenere delle agevolazioni anche nei confronti dei mezzi storici dai 20 ai 29 anni di vita. Il pericolo che viene evocato da più parti è che se non verrà mantenuta l'esenzione anche per questi veicoli i proprietari saranno spinti a rottamarli, per evitare il rischio di pagare un bollo molto elevato. Tra le regioni la situazione è in continuo divenire.
Chi è tenuto a pagare e chi no?
Su tutti i veicoli immatricolati in Italia grava il bollo auto, mentre il superbollo è un addizionale erariale di 20 euro a Kw che si deve pagare per quei veicoli con più di 185 Kw. Un supplemento per i veicoli più potenti. E' doveroso ricordare come il superbollo non debba essere pagato trascorsi 20 anni dalla data di costruzione del veicolo. Esistono comunque categorie che non devono versare alcuna tassa. Sono esenti da questo obbligo, infatti, i possessori delle auto elettriche immatricolate meno di cinque anni fa, i soggetti diversamente abili intestatari del mezzo e l'intestatario di un'automobile che accompagna il soggetto disabile a patto che quest'ultimo è a tutti gli effetti fiscalmente a carico del proprietario.
Quanto si paga
La tassa da versare si calcola in proporzione alla potenza del veicolo. Un risultato facilmente reperibile con l'ausilio di un computer, un po' di pazienza e con pochi clik. Basta collegarsi con il sito dell'ACI o dell'Agenzia delle Entrate, inserire alcuni dati tecnici del veicolo e dal calcolatore online si ottiene l'importo da versare.
Come si paga
Diverse le modalità di pagamento proprio per facilitare il compito dei soggetti obbligati al versamento della tassa. Il bollo e il superbollo 2015 possono essere pagati presso le sedi ACI, gli uffici postali, le tabaccherie convenzionate, le agenzie che si occupano delle pratiche auto e tramite i servizi di internet banking.
Auto storiche
Con la Legge di Stabilità ci sono novità in arrivo per queste categorie di auto. Provvedimenti che non faranno felici i possessori delle auto storiche. Le nuove disposizioni sostanzialmente tolgono le esenzioni dal bollo per le auto ventenni e di conseguenza dall'inizio del 2015 i veicoli che hanno un'età compresa tra i 20 e i 29 anni sono nuovamente soggetti al pagamento della tassa automobilistica. Vetture considerate uguali ai fini fiscali se non hanno compiuto i famosi 30 anni. Un'operazione che evidentemente mira a punire i finti collezionisti e i soliti furbi, ma che rischia di penalizzare il mondo del motorismo storico. I tentativi e gli sforzi di cancellare la norma in questione non sono serviti a nulla. Le nuove norme sono passate e bisognerà aspettare gli sviluppi futuri per capire realmente gli effetti di questi provvedimenti.
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