Nell'era di SKYPE si torna a ISDN?
13 marzo 2010
Nell’era di SKYPE, del VOIP (telefonia su internet), e delle moderne tecnologie informatiche, Telecom Italia sta proponendo ad alcuni clienti la “riconversione” dei numeri VOIP alla tecnologia ISDN, vecchia di oltre 20 anni!.
Ma cosa sta accadendo realmente?
Negli anni precedenti Telecom Italia, per contrastare la concorrenza sempre più agguerrita, ha promosso e diffuso soluzioni telefoniche di tipo flat come ad esempio “Alice tutto incluso” e “Alice Business tutto incluso” che prevedono un numero principale su linea analogica ed uno o più numeri VOIP (utilizzabili anche per il Fax o il Pos); sia il numero analogico che i numeri voip sono soggetti a tariffa flat con telefonate nazionali illimitate e navigazione su internet illimitata previo pagamento di un abbonamento mensile.
Da un pò di tempo a questa parte però diversi clienti stanno ricevendo alcune strane telefonate da parte di vari partners Telecom e/o Call center dove l’operatore, adducendo non meglio precisati difetti di funzionamento delle linee VOIP, propone l’eliminazione del numero VOIP e l’attivazione di un nuovo numero su linea ISDN.
Ancora più assurda è la motivazione con cui cercano di convincere gli interlocutori: sostengono in fatti che, se il VOIP funziona male, le telefonate che passano dalla linea voip vengono automaticamente dirottate sulla linea principale con costi aggiuntivi!
Niente di più falso! Inoltre si dimenticano che chi ha il VOIP sul numero secondario, al 90% ha anche la linea principale di tipo flat (tipo Alice tutto incluso) e quindi, anche se per assurdo la telefonata venisse dirottata sulla linea principale, non costerebbe nulla di più!
Inoltre non tutti sanno che passando a ISDN il precedente numero voip non può essere mantenuto, cosa che per società ed uffici provoca certamente disagi non indifferenti (bisogna cambiare tutta la carta intestata, i biglietti da visita, comunicare ai clienti la variazione di numero telefonico ecc.).
E infine, come se non bastasse, l’abbonamento ISDN costa circa il 20% in più rispetto all’altro!!
Ci risulta anche che altri clienti che hanno richiesto il VOIP ex novo si sono visti rifiutare la richiesta con la motivazione: “non c’è più posto alla centrale”.
Per ora si tratta di casi isolati e non siamo a conoscenza della portata dell’azione in atto, ma come si sul dire “a pensare male si fa peccato ma ci si indovina sempre”.
E’ probabile che le infrastrutture esistenti si siano rivelate inadatte a gestire il traffico internet tradizionale assieme a quello VOIP sempre crescente (anche perchè promosso dalla stessa Telecom).
Quindi la domanda che sorge spontanea è la seguente: non sarà che Telecom non è più in grado di supportare le centinaia di migliaia (forse milioni) di utenti VOIP e sta facendo in modo che questi “tolgano il disturbo” dalla rete, liberando in tal modo una grossa quantità di banda che verrebbe a rendersi disponibile per altre offerte commerciali più redditizie o più semplicemente per mentenere i livelli di servizio precedenti in vista della ventilata fusione con la spagnola Telefonica?
Oppure, più banalmente, e se fosse un sistema per vendere le “borchie isdn” (vedi foto) rimaste in magazzino e racimolare nel contempo quache euro in più di abbonamento?
Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai, ma se ricevete telefonate di questo tipo, non “abboccate all’amo” e ragionate con la vostra testa; se vi dicono che il VOIP non funziona, il problema è loro e voi avete tutti i diritti di pretendere che venga un tecnico per farlo funzionare, visto che oltrettutto lo pagate caro più che in tutto il resto del mondo.
Ma cosa sta accadendo realmente?
Negli anni precedenti Telecom Italia, per contrastare la concorrenza sempre più agguerrita, ha promosso e diffuso soluzioni telefoniche di tipo flat come ad esempio “Alice tutto incluso” e “Alice Business tutto incluso” che prevedono un numero principale su linea analogica ed uno o più numeri VOIP (utilizzabili anche per il Fax o il Pos); sia il numero analogico che i numeri voip sono soggetti a tariffa flat con telefonate nazionali illimitate e navigazione su internet illimitata previo pagamento di un abbonamento mensile.
Da un pò di tempo a questa parte però diversi clienti stanno ricevendo alcune strane telefonate da parte di vari partners Telecom e/o Call center dove l’operatore, adducendo non meglio precisati difetti di funzionamento delle linee VOIP, propone l’eliminazione del numero VOIP e l’attivazione di un nuovo numero su linea ISDN.
Ancora più assurda è la motivazione con cui cercano di convincere gli interlocutori: sostengono in fatti che, se il VOIP funziona male, le telefonate che passano dalla linea voip vengono automaticamente dirottate sulla linea principale con costi aggiuntivi!
Niente di più falso! Inoltre si dimenticano che chi ha il VOIP sul numero secondario, al 90% ha anche la linea principale di tipo flat (tipo Alice tutto incluso) e quindi, anche se per assurdo la telefonata venisse dirottata sulla linea principale, non costerebbe nulla di più!
Inoltre non tutti sanno che passando a ISDN il precedente numero voip non può essere mantenuto, cosa che per società ed uffici provoca certamente disagi non indifferenti (bisogna cambiare tutta la carta intestata, i biglietti da visita, comunicare ai clienti la variazione di numero telefonico ecc.).
E infine, come se non bastasse, l’abbonamento ISDN costa circa il 20% in più rispetto all’altro!!
Ci risulta anche che altri clienti che hanno richiesto il VOIP ex novo si sono visti rifiutare la richiesta con la motivazione: “non c’è più posto alla centrale”.
Per ora si tratta di casi isolati e non siamo a conoscenza della portata dell’azione in atto, ma come si sul dire “a pensare male si fa peccato ma ci si indovina sempre”.
E’ probabile che le infrastrutture esistenti si siano rivelate inadatte a gestire il traffico internet tradizionale assieme a quello VOIP sempre crescente (anche perchè promosso dalla stessa Telecom).
Quindi la domanda che sorge spontanea è la seguente: non sarà che Telecom non è più in grado di supportare le centinaia di migliaia (forse milioni) di utenti VOIP e sta facendo in modo che questi “tolgano il disturbo” dalla rete, liberando in tal modo una grossa quantità di banda che verrebbe a rendersi disponibile per altre offerte commerciali più redditizie o più semplicemente per mentenere i livelli di servizio precedenti in vista della ventilata fusione con la spagnola Telefonica?
Oppure, più banalmente, e se fosse un sistema per vendere le “borchie isdn” (vedi foto) rimaste in magazzino e racimolare nel contempo quache euro in più di abbonamento?
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