LA BANCA CENTRALE ARGENTINA BLOCCA I FONDI PER I RIMBORSI DEI BOND ARGENTINI
9 gennaio 2010
BUENOS AIRES (Reuters) - Il presidente argentino Cristina Fernandez ha chiesto le dimissioni del governatore della banca centrale Martin Redrado a causa di una disputa sull'utilizzo delle riserve, ma il rifiuto del banchiere centrale ha innescato una crisi politica.
La controversia tra il governo e l'autorità monetaria è stata avviata a causa di un decreto presidenziale di tre settimane fa che ha ordinato alla banca centrale di trasferire circa 6,5 miliardi di dollari di riserve in un fondo speciale per far fronte al pagamento del debito in un momento di crescita del deficit di bilancio.
Il capo di gabinetto, Anibal Fernandez, ha detto che le decisioni politiche vengono prese dal presidente Fernandez e non dalla banca centrale e che il governo potrebbe ricorrere al Tribunale per costringere Redrado alle dimissioni. Inoltre il governo ha già designato come nuovo capo della banca centrale l'economista Mario Blejer che è già stato a capo dell'istituzione nel 2002.
"Redrado non sta rispettando le decisioni di un pubblico ufficiale. Dovrà seguire gli ordini", ha detto Fernandez - soltanto omonimo del presidente - al canale televisivo C5N.
Una fonte della banca ha detto a Reuters che Redrado non rinuncerà al proprio incarico, che la controversia potrebbe innescare un conflitto tra poteri in quanto la banca centrale è autonoma e che il suo governatore può essere rimosso solo dal Congresso.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell'Economia argentino, Amado Boudou, difendendo il progetto del governo di utilizzare le riserve in valuta estera per ripagare il debito.
Boudou ha detto che Redrado ha offerto le sue dimissioni in numerose occasioni in passato e che il presidente Fernandez ha deciso di accettarle. Il ministro ha poi ribadito che Blejer dovrebbe sostituire Redrado.