THURROCK THAMESIDE DA DISCARICA A PARCO NATURALE
14 maggio 2013
Inutile dire che l'Italia, anche nel caso dei rifiuti, è il fanalino di coda europeo. Il ciclo rifiuti all'estero è una miniera d'oro per tutti, non solo per i proprietari per le discariche.
In Italia invece, a parte qualche piccolo contesto isolato, il deserto più totale. Schiacciati dagli interessi dei singoli (spesso rappresentati da politici senza alcun rimorso e coscienza) i diritti dei cittadini non esistono e vengono vituperati e violentati ogni giorno.
Le notizie brutte non si fermano qui. Oltre al danno anche la beffa. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha rigettato il ricorso che il Governo Italiano e la Regione Campania avevano inoltrato in opposizione al blocco dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (Fesr) deciso nell'ambito della procedura d'infrazione che ha colpito l'Italia e, in seconda battuta, la nostra Regione.
Una mazzata per gli enti locali, in particolare per il Comune di Napoli che molto si aspettava dall'Europa affinché fossero potute partire a pieno regime la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città, oltre che approntate tutte le infrastrutture necessarie per un ciclo virtuoso e autonomo dei rifiuti. Nulla di tutto ciò avverrà, almeno non con fondi comunitari, alla luce del pronunciamento che, di fatto, rischia di non essere la sola beffa nei confronti di istituzioni – Comune e Regione – che stanno scontando gli effetti delle disfunzioni causate da decenni caratterizzati da amministrazioni non particolarmente attente a gestire la situazione dei rifiuti.
A breve, infatti, forse già da maggio, potrebbero giungere le sanzioni pecuniarie per svariate decine di milioni di euro che il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnick ha in animo da diversi mesi di far scattare nei confronti dell'Italia, che a sua volta si rivarrà sugli enti locali inadempienti. Il problema risiede infatti nella carenza di infrastrutture e nel mancato avvio della differenziata porta a porta nei tempi stabiliti, innovazioni che però con le attuali finanze locali in rosso, dipendono in tutto e per tutto dai fondi tuttora bloccati.
La differenza di una politica fatta per la collettività e quella che viene fatta ad uso e consumo del singolo è rappresentata proprio dalle differenze europee con cui ci scontriamo ogni giorno.
L'iperbole si ritrova, probabilmente tra Napoli e Thurrock Thameside alla foce del Tamigi.
Dove c’era una discarica di rifiuti ora c’è una riserva naturale. Dopo anni di impegno e di battaglie, la Essex Wildlife Trust ha inaugurato ufficialmente settimana scorsa il parco nazionale Thurrock Thameside, nel Regno Unito. La riserva copre una superficie verde di quasi 50 ettari lungo la foce del Tamigi e ha preso il posto della ex discarica di Mucking che per cinquant’anni ha raccolto i rifiuti domestici provenienti da sei distretti di Londra.
I boschi e le paludi che si trovano all’interno della riserva rappresentano un habitat ideale (e quindi da preservare) per la fauna locale, composta soprattutto da varie specie di uccelli come barbagianni, arvicole, corvi, allodole e rondini.
Una volta completato, il Thurrock Thameside si estenderà su una superficie di oltre 340 ettari. La riserva riuscirà anche a produrre energia grazie alla raccolta dei rifiuti presenti al suo interno. Quelli che non potranno essere riciclati, verranno bruciati. La quantità stimata dovrebbe fornire elettricità a 100mila abitazioni per circa trent’anni.
I nostri politici prendano esempio.
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