ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA CONTRO NOVARTIS E ROCHE PER UNA POSSIBILE INTESA RESTRITTIVA DELLA CONCORRENZA
9 maggio 2013
FARMACI: ANTITRUST AVVIA ISTRUTTORIA NEI CONFRONTI DEI GRUPPI
ROCHE E NOVARTIS PER VERIFICARE SE ABBIANO POSTO IN ESSERE UN’INTESA RESTRITTIVA
DELLA CONCORRENZA PER
L’Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 6 febbraio
Secondo
quanto segnalato dall’Associazione Italiana Unità Dedicate Autonome
Private di Day Surgery e dalla Società Oftalmologica Italiana, la possibile
intesa sarebbe finalizzata a impedire l’utilizzazione in ambito oftalmico
del farmaco Avastin, commercializzato da Roche per usi antitumorali, a
vantaggio del farmaco Lucentis, commercializzato da Novartis ma
brevettato da Genentech, società del gruppo Roche e sviluppato dalla
stessa società insieme a Novartis per applicazioni oftalmiche. Il
Lucentis, secondo quanto riportato dai denuncianti, sarebbe del tutto
equivalente all’Avastin ma ha un prezzo 50 volte superiore. Ne conseguirebbe
per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) un esborso aggiuntivo stimato in
oltre 400 milioni di euro annui in termini di maggior spesa per la cura
di patologie della vista molto diffuse tra le persone anziane. Nelle
denunce si sottolinea in particolare la peculiarità del comportamento
mantenuto da Roche, la quale, nonostante la mole di studi clinici
esistenti a livello internazionale che avvalorerebbero l’efficacia terapeutica
del proprio farmaco Avastin in ambito oftalmico, non si sarebbe attivata
per ottenerne la registrazione e procedere così al suo sfruttamento commerciale
anche in tal senso. A fronte di questo comportamento di Roche si è
comunque diffuso nella comunità medica internazionale un uso c.d ‘fuori
etichetta’ (off-label) dell’Avastin, possibile quando un medico o una
struttura sanitaria, ritenendolo utile per la salute dei loro pazienti, decidono
di impiegare un farmaco al di fuori di quanto indicato nel riassunto
delle caratteristiche del prodotto. A livello internazionale studi e ricerche
finanziate da sistemi sanitari pubblici comproverebbero una sostanziale
sostituibilità terapeutica dei due farmaci.
In Italia il costo di ogni dose di Avastin
per impieghi fuori etichetta nella cura di patologie oftalmiche è
inferiore ai 15 euro, mentre il prezzo del farmaco Lucentis, introdotto
sul mercato nel 2008 – e rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale – è
superiore ai 1.700 euro per singola applicazione. Solo ultimamente, a
seguito di un recente intervento dell’AIFA, tale prezzo è stato abbassato
a 810 euro.
Secondo
l’Antitrust gli elementi finora raccolti consentono di ipotizzare l’esistenza
di una possibile intesa orizzontale tra le società Roche e Novartis,
anche per il tramite di Genentech e delle proprie filiali italiane: tale
intesa sarebbe finalizzata a mantenere disponibile sul mercato solo il farmaco
Lucentis, che ha il prezzo più alto. In particolare, grazie agli accordi
di distribuzione del farmaco Lucentis tra Genentech/Roche e Novartis,
l’intesa garantirebbe a Novartis di ottenere il massimo vantaggio dalla vendita
del Lucentis senza temere la concorrenza dell’Avastin poiché Roche, che
dovrebbe avere interesse a commercializzarlo per usi oftalmici, non ha
mai provveduto alla registrazione del farmaco in tal senso, trovando a
sua volta maggior convenienza al mantenimento dei profitti derivanti dalle
royalties che riceve da Novartis (tramite Genentech) per la distribuzione
del farmaco Lucentis.
Secondo
l’Antitrust non è da escludersi che le condotte delle diverse imprese
possano essere state condizionate anche dai forti legami di tipo societario
e operativo intercorrenti tra i gruppi Roche e Novartis: Novartis ha
infatti una partecipazione azionaria in Roche superiore al 30% mentre le attività
di ricerca e sviluppo sono realizzate da Novartis insieme a Genentech, a
sua volta controllata da Roche. La chiusura del procedimento istruttorio
è prevista entro il 20 dicembre 2013.
(Comunicato Stampa dell’Antitrust del 14 febbraio 2013)