ROMA: 5 PUNTI SEMPLICI E QUASI A COSTO ZERO PER MIGLIORARE LA MOBILITA' PUBBLICA
3 maggio 2013
LA MOBILITA’ A ROMA, 5 PUNTI PROGRAMMATICI SERI PER IL FUTURO SINDACO DI ROMA.
ALEMANNO E LE PROMESSE NON MANTENUTE (come i suoi predecessori) [in allegato al presente articolo il programma della passata campagna elettorale di Gianni Alemanno]
In questi giorni di campagna elettorale i cittadini romani sono costretti a sorbirsi promesse che, probabilmente, non verranno mantenute dai futuri sindaci. Basta andare a leggersi l’ultimo programma di Alemanno “ROMA CAMBIA” per rendersi conto che, dei 12 punti elencati non v’è traccia di promessa mantenuta se non la realizzazione del distretto “ROMA CAPITALE” che però, va detto, non era competenza comunale bensì governativa.
Insomma in questi anni di mandato, inutile elencare dati fuorvianti, Roma è peggiorata. Era difficile fare del predecessore Veltroni ma Alemanno è riuscito nell’impresa diventando, peraltro, una vera e propria macchietta complice una leggera spolverata di neve sui sette colli ed un Maz Paiella implacabile.
Le buche non sono state tappate. In tutti i sensi. I mezzi pubblici sono allo sbando (in tutti i sensi). L’ACEA fa acqua da tutte le parti (in tutti i sensi).In compenso amici bipartisan (Caltagirone & Co) sono gli unici ad aver guadagnato sia dalle passate amministrazioni sia da quella attuale.
Roma ha bisogno di un cambiamento reale. Ci vuole un sindaco lontano dalle lobbie di potere che prenda decisioni per Roma e per il popolo romano.
La proposta di Ignazio Marino di abbassare il biglietto dell’autobus a 1 euro per i romani e inasprirlo a 5 euro per gli stranieri (se vera) fa ridere. Manca, come al solito, programmazione e conoscenza. Le stesse che mancano all’attuale primo cittadino Gianni Alemanno.
Prendiamo spunto, a questo punto, per contribuire ad una linea programmatica seria. Il biglietto dell’autobus e il traffico romano. Partiamo dal biglietto.
Per un romano andare in un qualsiasi punto di Roma e tornare con i mezzi pubblici ha un costo minimo di euro 3. Se poi si deve spostare una coppia il costo aumenta a 6 euro. Se si tratta di una famiglia di 4 persone muoversi con l’autobus ha un costo di 12 euro. Muoversi con la macchina (calda di inverno e fresca di estate) è ovviamente conveniente. Il parcheggio costa infatti 1 euro l’ora. I conti sono presto fatti. Se una famiglia o una coppia di amici decide di spostarsi conviene prendere la macchina.
L’ATAC inoltre giustifica gran parte della propria inefficienza sulla mobilità di superficie proprio per l’intenso traffico romano. Il traffico è causato dal numero di macchine in circolazione e le politiche di mobilità urbana hanno realizzato strategie contrarie.
UNA POLITICA DELLA MOBILITA' INESISTENTE
La dimostrazione che a Roma è del tutto mancante la programmazione. Se si vuole aumentare qualcosa (sappiamo di diventare impopolari) sono le strisce blu per incentivare all’uso dei mezzi pubblici. Si avranno meno auto in circolazione se al cittadino romano costasse di meno prendere il mezzo pubblico.
Ci vuole programmazione.
A Roma sono del tutto inesistenti corsie preferenziali e, laddove presenti, sono assaltate da mezzi privati non autorizzati, da auto in doppia fila e da costanti inciviltà che ne minano l’uso, l’efficienza e l’efficacia. Il vero problema delle corsie preferenziali è che sono di competenza municipale. I municipi, per non inimicarsi i commercianti di zona (futuri votanti) tendono a non realizzarle. Un cane che si morde la coda. La soluzione è che sia l’ATAC ad obbligare la realizzazione di corsie preferenziali.
PARCHEGGI DI SCAMBIO, CORSIE PREFERENZIALI, COSTO DEL BIGLIETTO
I parcheggi di scambio sono spesso inefficienti, inesistenti o chiusi . ricordiamo i parcheggi di Cornelia (chiuso), Porta Pia (chiuso) su cui la nostra associazione di consumatori è già intervenuta. Anche qui manca programmazione. Il cittadino che decide (per esempio) di lasciare la macchina alle porte di Roma (ad esempio Rebibbia) dovrebbe essere premiato. Si ritrova invece a pagare il parcheggio ed il biglietto dell’autobus. Non conviene lasciare la macchina. Non conviene prendere la metro. Manca la programmazione.
Insomma ecco i punti (semplici) della nostra Associazione di consumatori. Facilmente realizzabili, a costi contenuti.
1) Riportare il costo del biglietto ad 1 euro
2) Aumentare il numero di parcheggi in aree strategiche per incentivare l’uso dei mezzi pubblici
3) Tutti i parcheggi di scambio devono essere gratuiti
4) Aumentare il costo delle strisce blu per compensare l’abbattimento del costo del biglietto
5) Programmare e realizzare una vere rete di corsie preferenziali
Questi sono i punti per Roma e per una mobilità efficiente. La nostra Associazione di Consumatori sarebbe lieta se i candidati a sindaco prendessero in considerazione i punti evidenziati e si cominciasse a parlare di politiche serie per risolvere un problema che per Roma è veramente enorme. Il traffico
[in allegato al presente articolo il programma della passata campagna elettorale di Gianni Alemanno]