#IOSEGNO: UNA PETIZIONE PER IL RICONOSCIMENTO UFFICIALE DELLA LIS IN ITALIA
2 maggio 2013
AECI SOTTOSCRIVE LA PETIZIONE PROMOSSA DA Radio Kaos ItaLis
A volte basta poco per essere un Paese civile in cui tutti i cittadini sono uguali e hanno pari dignità. In questo caso, basta riconoscere ufficialmente la LIS (Lingua dei Segni Italiana), la lingua usata dalle persone sorde e udenti appartenente alla Comunità sorda Italiana.
Basta poco. Ma al momento la LIS non è riconosciuta ufficialmente dal Parlamento Italiano, nonostante nel 2006 l’Italia abbia sottoscritto la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità che riconosceva la Lis promuovendone l’acquisizione e l’uso.
Sono 44 i Paesi (tra i quali Iran, U.S.A., Cina, Spagna e Francia) in cui la LIS è riconosciuta ed equiparata ad una qualsiasi altra lingua in quanto strumento fondamentale per la comunicazione tra sordi e tra udenti e non udenti.
Il mancato riconoscimento ufficiale della Lis da parte dell’Italia rappresenta dunque una grave inadempienza di questa Convenzione ratificata e sottoscritta nel 2006.
Per sensibilizzare e velocizzare il riconoscimento ufficiale della LIS in Italia Radio Kaos ItaLis, la Radio creata da un gruppo di ragazzi sordi sotto i trenta anni, promuove la PETIZIONE “#iosegno” indirizzandola alle principali istituzioni italiane. Leggi qui la Petizione e guarda il video.
Le persone nate sorde o che hanno perso l’udito entro i primi anni di vita non possono acquisire naturalmente la lingua parlata e la Lis (Lingua dei Segni Italiana) è la lingua usata dalle persone sorde e udenti .
Il mancato riconoscimento ufficiale della LIS da parte dell’Italia è non solo un’inadempienza all’avvenuta ratifica italiana della Convenzione ONU, ma anche una violazione degli art. 3 e 6 della nostra Costituzione:
ART. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
ART. 6: La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche
“Il riconoscimento della LIS come una vera e propria lingua – si legge nella petizione di Radio Kaos ItaLis - garantirebbe la libertà di un sordo di scegliere come comunicare ed integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa; un’equa rappresentazione politica e giuridica, l’accesso all’istruzione… la dignità”.
La strada per garantire a tutti i cittadini italiani uguaglianza e pari dignità è lunga e tortuosa e, soprattutto, ha bisogno dell’aiuto da parte di tutti.
A.E.C.I. si unisce all’iniziativa di Radio Kaos ItaLis e chiede al Parlamento italiano di riconoscere ufficialmente la LIS.
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