FIDITALIA | NON BASTA LA PAROLA
3 ottobre 2011
Una
famosa pubblicità televisiva così
recitava “……Basta la parola !” sì , basta la parola per dare certezze e
sicurezza , basta la parola per far ricredere i tanti Consumatori che a cuor
leggero si rivolgono a Banche e Finanziarie per poter esaudire desideri e
necessità , basta la parola per rendere un inferno l’esistenza di migliaia di
persone prese nella morsa della burocrazia e dell’incompetenza: 2.090 creditori
e un passivo di 51 milioni di euro “AIAZZONE …..PROVARE PER CREDERE”
Quando
nell’Aprile di questo anno FIDITALIA Spa ammise di essersi esposta anche in
tempi oltre all’ormai prevedibile fallimento PANMEDIA Spa(per i non addetti ai
lavori è la Società che ha rilevato i vari marchi Aiazzone-Emmelunga-B&S)
continuando ad erogare finanziamenti ai Consumatori pur sapendo le gravi
conseguenze in cui li avrebbe coinvolti , si sperava in un annullamento totale
dei contratti qualora il Consumatore non avesse ricevuto la merce ordinata.
FIDITALIA
Spa, Società del gruppo francese Société Générale, già sotto ispezione della
Banca d’Italia , rimane arroccata sulle sue posizioni , continua a prendere
tempo , ingarbuglia le cose con lettere e telefonate che poi annulla e poi
riprende senza tenere in considerazione il malessere ed il disagio dei propri
clienti .
Viene
messo in campo il nostro punto forza : “ il decreto Legislativo 141/2010 “ che
prevede la nullità dei contratti che i consumatori hanno fatto per ottenere un
finanziamento per l’acquisto di merce mai ricevuta ed abbiano altresì attivato
la procedura di messa in mora ; ma , nonostante ciò FIDITALIA Spa nicchia e spera di risolvere proponendo una sospensione dei finanziamenti senza tener
conto che oggi , con le procedure dal Tribunale fallimentare in essere , non ha
più alcun senso logico tenere in vita
contratti che alla lunga si ritorceranno contro chi li ha stipulati in tempi e
modi sospetti .
Dovrebbe
far paura a FIDITALIA Spa il fallimento di Panmedia dichiarato dopo gli arresti di Gian Mauro Borsano, ex
presidente del Torino Calcio ed ex parlamentare socialista, del suo socio nella
società «B&S» Renato Semeraro, e di Giuseppe Gallo, titolare di Panmedia
che dalla B&S acquistò la catena Aiazzone, con i suoi 30 negozi (alcuni col
marchio Emmelunga) in tutta Italia ; dovrebbe far paura perché un possibile
coinvolgimento di alcune strutture troppo disinvolte e coinvolte non lascerebbe
scampo a quelle che per ora sono solo voci di corridoio….per ora..!
A.E.C.I.
andrà comunque fino in fondo e farà ricorso anche contro la Curatela che oltre
non aver dato i termini necessari per presentare i documenti integrativi per
l’ammissione al passivo non ha tenuto in considerazione nemmeno la delibera
dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 25/08/2011 non ammettendo
così centinaia di Consumatori all’Udienza del 20 ottobre 2011 privandoli quindi
dei propri diritti.
Ci prepareremo quindi alla tutela dei nostri Soci e di tutti i consumatori per la
nuova udienza del 27 gennaio 2012 .
Per
fortuna che A.E.C.I. c’è !!