TRENITALIA: SE UN GIORNO D’ESTATE UN VIAGGIATORE…
5 settembre 2012
Come viaggiare male, spendere tanto ed essere presi in giro
Se un giorno d’estate un lavoratore decidesse di tornare a casa, verso sud, per il fine settimana, potrebbe, per esempio... prendere un treno.
Ma sì, sembra una buona idea: un treno veloce, una FRECCIA, che in 5.30 ore dovrebbe portare a destinazione, con aria condizionata … tutto sommato si dovrebbe viaggiare bene.
E INVECE NO! Il viaggiatore avrà a che fare 4 volte su 5 con l’aria condizionata mal funzionante…ATTENZIONE: non del tutto inesistente, ma “mal funzionante”!
Non solo! Su questi treni non è prevista la possibilità di aprire i finestrini, quindi, in caso di guasto all’impianto dell’aria condizionata, si deve sperare che nessuno soffra di claustrofobia o si senta male…e con una temperatura esterna di 40 gradi, con i finestrini sigillati e senza aria condizionata, buona fortuna, viaggiatori!
Perle di saggezza da appuntare sono le GIUSTIFICAZIONI DEL PERSONALE: “il treno è stato troppo al sole prima della partenza”, “la temperatura esterna è troppo alta e l’aria condizionata non riesce a raffreddare l’ambiente”...peccato che poi facendo una passeggiata verso la 1 classe, improvvisamente l’ambiente risulta ben “condizionato”, anche troppo a dir la verità… Chissà, forse in corrispondenza del vagone di prima classe la temperatura esterna è più bassa.
Ma il treno può anche subire dei RITARDI, sempre dietro l’angolo, o, per meglio dire, dietro un improvviso e forte temporale d’agosto. “Problema tecnico sulla linea”, ci sentiremo rispondere dal Personale. Ritardo finale del treno? 90 minuti!
È il tanto atteso fine settimana e TUTTI vogliono arrivare a casa il prima possibile.
I Pendolari sono arrabbiati perché non è possibile che tutti i fine settimana e su ogni treno preso – naturalmente di quelli diretti al sud – ci siano sempre i soliti disagi: ritardo, rallentamenti, aria condizionata malfunzionante o addirittura rotta, bagni non funzionanti…
Ci si arrabbia, ma è consolante pensare all’INDENNIZZO che la solerte TRENITALIA mette a disposizione, dovuto quantomeno al ritardo…Peccato che il ritardo viene o non riconosciuto anche davanti all’evidenza o imputato “ad avverse cause metereologiche”, come si legge sul sito, in risposta ad una richiesta di indennizzo.
Naturalmente l’ “avversa causa metereologica” non è tra le cause imputabili a chi offre questi splendidi viaggi, cioè TRENITALIA.
Nessun indennizzo anche nel caso dell’aria condizionata assente, perché in ogni caso il Personale parlerà sempre e comunque di “malfunzionamento”.
La morale della favola è sempre quella: niente indennizzo!
Insomma: il treno si blocca per un temporale, fortissimo, ma possibile che non sia in grado di continuare a viaggiare sulle rotaie?
Quindi, se partite d’inverno, sperate che non piova troppo o che non nevichi!
Per viaggiare in treno ci vuole molta pazienza, ma non vi preoccupate: “Tra qualche minuto il personale addetto alla ristorazione effettuerà in 1 classe un servizio di benvenuto con caffè, spumante, succhi di frutta, acqua minerale, snack dolce o salato, e con le migliori testate quotidiane nazionali”. Questo il messaggio diffuso su tutto il treno, naturalmente anche nei vagoni di 2 classe.
Ai viaggiatori per godere dell’allettante servizio di benvenuto la prossima volta vien quasi quasi voglia di comprare un biglietto di 1 classe.
E comunque sinistro risuona il messaggio di arrivederci di TRENITALIA “Grazie per aver scelto di viaggiare con noi”, su treni “ad elevati standard di modernità, comfort e velocità”!
Ma tutto sembra normale nella nostra Repubblica delle Banane...
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