A.E.C.I. LAZIO CHIEDE L'ELENCO DEGLI IMMOBILI E DELLE ASSEGNAZIONI ALL'ATER DI ROMA
17 luglio 2012
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI FARE CHIAREZZA SU EVENTUALI ASSEGNAZIONI FATTE AD AMICI E PARENTI. L’ATER DI ROMA POTRA’ CERTAMENTE DIMOSTRARE CHE SI TRATTA DI DICERIE.
La nostra associazione di consumatori, a fronte di alcune segnalazioni di occupanti (abusivi) di alcuni immobili ATER ROMA che, occupano casa è vero ma a fronte di necessità abitative, ha deciso di fare chiarezza di chiedere l’elenco degli immobili e degli assegnatari all’ATER ROMA.
Questa prima iniziativa inizia dall’ATER ROMA ma verrà, successivamente, allargata a tutte le ATER della REGIONE LAZIO. E’ arrivato il momento di fare chiarezza sulla situazione delle assegnazioni delle abitazioni.
Di fatto diamo la possibilità ai dirigenti ed ai politici di fare chiarezza (dovuta ai sensi di legge) su questa situazione.
Siamo certi che i dirigenti dell’ATER ROMA e i politici romani e della Regione Lazio non perderanno occasione per far luce e sgomberare il campo da alcune illazioni che circolano circa l’assegnazione di alcuni immobili a persone non aventi diritto e non nello stato di necessità abitative; assegnazioni dunque, stando alle illazioni che circolano da tempo, che sarebbero avvenute o per amicizia o per interesse o per vicinanza (parentale) ad importanti esponenti politici e della Regione Lazio.
D’altra parte una mancata risposta (che sarebbe comunque comunicata sul nostro sito www.euroconsumatori.eu) non farebbe che dare credito le illazioni circa le facili illazioni.
A.E.C.I. LAZIO certifica la sconfitta della partitocrazia. Sia la
Regione Lazio sia il Comune di Roma sia la Provincia di Roma non hanno fatto
nulla per l’housing sociale. Le promesse elettorali sono state mancate da tutta
la partitocrazia.
A.E.C.I. LAZIO vuole ricordare che la casa è un diritto !!!!!
- Il cittadino ha
diritto alla casa; esso rientra tra i diritti inviolabili dell’uomo,
riconosciuti e garantiti dall’articolo 2 della Costituzione, e trova un
riconoscimento espresso nell’art. 25 della dichiarazione universale dei
diritti dell’uomo e nell’art. 11 del patto internazionale dei diritti
economici, sociali e culturali;
- L’articolo 10 della
Costituzione Italiana stabilisce che l’ordinamento giuridico Italiano si
conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. Poiché
L’Italia ha ratificato il Patto Internazionale sui diritti economici,
sociali e culturali con la legge 25 ottobre 1977, n. 881, questo è
diventato una legge dello stato. In particolare, è norma di legge
l’articolo 11 del Patto laddove “ gli Stati riconoscono il diritto di ogni
individuo ad un livello di vita adeguato per se e per la sua famiglia, che
includa alimentazione, vestiario, ed alloggio adeguati, nonché al
miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita. Gli Stati parti
prenderanno misure idonee ad assicurare l’attuazione di questo diritto……”;
- L’Italia, e per essa
la Regione Lazio, il Comune di Roma e gli enti pubblici, ha quindi
l’obbligo legale, non solo morale e politico, di attuare politiche
rispettose del diritto alla casa;
- Ai sensi
dell’articolo 34.3 EUCFR “Con
l’obiettivo di combattere povertà e esclusione sociale, l’Unione riconosce
e rispetta il diritto alla casa e all’housing sociale, al fine di
assicurare un’esistenza dignitosa a
tutti coloro che non siano in possesso delle risorse minime, in
accordo alle regole stabilite dalla legislazione Comunitaria e dalla
legislazione e pratiche internazionali.”
- Il fatto che la
Carta sia stata inserita nel trattato di Lisbona conferisce validità legale al “diritto
all’housing sociale e alla casa”, in tutta Europa;
- Il paragrafo 34.3 è basato sull’Articolo 13 della Carta Sociale dell’Unione Europea e sugli Articoli 30 (che include l’obbligo a promuovere una serie di servizi, compreso l’abitare) e 31 (che promuove l’accesso a un’abitazione di standard adeguato e l’accessibilità dei prezzi per coloro che non possiedano le risorse necessarie) della versione definitiva della Carta Sociale. Gli articoli citati possono essere utili a chiarire quali siano gli obblighi dei singoli Stati data l’importante legislazione che esiste in questo campo per l’interpretazione dell’Articolo 34.3 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Ed infine
- Ai sensi
dell’articolo 3 della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini hanno
pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Rimaniamo in attesa di notizie da tutti i referenti della lettera (in allegato al presente comunicato stampa) inviata a mezzo pec. Nel frattempo invitiamo tutti i cittadini ad inviarci tutte le segnalazioni all’indirizzo lazio@euroconsumatori.eu.