TRENO ROMA-CESANO DEL 3 FEBBRAIO: CHIEDIAMO IL RISARCIMENTO A TRENITALIA
27 febbraio 2012
Chiedi il rimborso e il risarcimento dei danni tramite la nostra Associazione di Consumatori dei disagi subiti per il treno da incubo.
Treno Roma – Cesano FR3 n. 7426 del 3 febbraio 2012: i viaggiatori hanno diritto al rimborso e risarcimento a causa dell’irresponsabilità e incompetenza di Trenitalia. Numerosi i passeggeri tutelati e difesi da A.E.C.I. Lazio.
A volte ci illudiamo di essere un Paese civile, ma siamo a centinaia di anni luce dalla civiltà, dall’Europa e dal mondo. E cosa prevedeva il famoso Piano Neve di Moretti e Trenitalia per la nevicata del 3 febbraio sulla tratta Roma – Viterbo?
Ore di attesa nel silenzio più totale su banchine desolate, nessuna comunicazione sui possibili treni o sul mancato passaggio di treni e una notte all’addiaccio nella caserma di Cesano per gli sfortunati che hanno preso il treno Roma - Cesano FR3 n. 7426.
Dopo la sosta forzata di un’ora alla stazione romana de La Storta e dopo ore per percorrere pochi chilometri su rotaie innevate verso le 23.00 il treno FR3 n. 7426 si ferma in prossimità della stazione di Cesano. Tralasciamo volutamente le condizioni igieniche del treno al limite della decenza e della civiltà, dopo le tante ore di viaggio e le centinaia di passeggeri a bordo. Tralasciamo le decine e decine di anziani, bambini e donne incinte.
Qui si segnala l’encomiabile intervento e il soccorso prestato vista la precarietà della situazione e gli scarsi mezzi a disposizione di Polizia/Esercito/Carabinieri che hanno scortato tutti i passeggeri per i 2 km che separano da Cesano dove passeranno la notte nella caserma.
Perché Trenitalia è responsabile e deve risarcire tutti i passeggeri del treno FR3 n. 7426 non solo dei costi di biglietto?
- Perché il Piano Neve di Moretti doveva prevedere le difficili condizioni meteo sulla tratta Roma-Cesano e non permettere a centinaia di passeggeri di imbarcarsi in quell’incubo;
- Perché è mancata la comunicazione di base e le informazioni ai passeggeri sia in attesa sulle banchine, sia in viaggio;
- Perché, se Trenitalia afferma che la nevicata potrebbe essere considerata una causa di forza maggiore per sollevarsi dalla responsabilità, non avrebbe dovuto mai far partire il treno FR3 n. 7426;
- Perché, come previsto dalla Carta Servizi Passeggeri di Trenitalia “se non è possibile continuare il viaggio […] con autoservizi sostitutivi (bus o taxi) il cliente ha diritto al pernottamento con trattamento di qualità media ed al rimborso delle spese necessarie per informare i familiari del ritardo nell’arrivo”;
- Perché i viaggiatori sono stati esposti, oltre che a intemperie e pessime condizioni igieniche, anche a un forte stress emotivo e psicologico tenuto conto della presenza anche di anziani, bambini e donne incinte.
Trenitalia deve pagare l’inefficienza endemica, l’inadempienza, la superficialità e il menefreghismo con le quali gestisce la rete ferroviaria italiana non solo per conto di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. della quale fa parte, ma anche di conseguenza - grazie alla partecipazione statale - del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
FAI VALERE I TUOI DIRITTI E CHIEDI A TRENITALIA RIMBORSO E RISARCIMENTO TRAMITE A.E.C.I. LAZIO:
- rivolgiti alle sedi A.E.C.I. Lazio di:
ROMA: Via Casimiro Teja, 26 (vicino la fermata B di Monti Tiburtini) – tel. 06 4510914 – lazio@euroconsumatori.eu;
BRACCIANO: Piazza IV novembre, 1 – tel. 06 96 840 689 – bracciano@euroconsumatori.eu
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