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RECUPERO CREDITI DA EUROPA FACTOR: CREDITI PRESCRITTI E RICHIESTE ILLECITE. COME NON PAGARE

9 dicembre 2025

Associazione Consumatori

Non pagare per paura, fai valere i tuoi diritti. 

Quando arriva una lettera o un SMS da Europa Factor molti consumatori vanno nel panico e pagano “per non avere problemi”.
È esattamente quello su cui contano: paura, confusione e scarsa conoscenza delle regole sulla prescrizione dei debiti.
Il punto è semplice: se il credito è prescritto, non è più dovuto. E insistere nel chiederlo, con toni aggressivi o senza documenti seri, può sconfinare in richieste illegittime o comunque illecite.

Difficilmente scrivono e, se non scrivono, è perchè le cose che ti dicono non si possono scrivere. Possono dirle ma non possono scriverle. Ti possono dire che il credito non è prescritto, così da spaventarti, ma non lo possono scrivere perchè non è vero.

In questo articolo vediamo, in modo molto concreto, quando non pagare Europa Factor, come riconoscere eventuali richieste illecite e come far valere i tuoi diritti con l’aiuto di A.E.C.I.


1. Chi è Europa Factor e perché ti sta contattando

Europa Factor è una società finanziaria che si occupa di acquisto e gestione di crediti deteriorati (NPL): compra pacchetti di vecchi crediti da banche, finanziarie, gestori di telefonia, luce, gas, acqua, e poi tenta di incassare quanto più possibile con lettere, SMS, mail e telefonate. Europa Factor Spa+1

Non agisce per beneficenza:

  • compra il tuo “presunto debito” a una frazione del valore nominale;
  • prova a convincerti a pagare l’intero importo (o quasi);
  • guadagna sulla differenza.

Da anni A.E.C.I. raccoglie segnalazioni su richieste di Europa Factor, in particolare su bollette telefoniche ed energetiche molto vecchie, spesso già prescritte o comunque mai correttamente documentate. Euroconsumatori+2Euroconsumatori+2


2. Cosa sono i crediti prescritti (e perché è fondamentale capire le date)

La prescrizione è il meccanismo per cui, dopo un certo numero di anni, il creditore perde il diritto di esigere il pagamento: il debito si estingue e non può più essere legalmente richiesto (artt. 2934 e segg. c.c.).

Due idee chiare:

  • la prescrizione non è automatica “per magia”: va eccepita dal consumatore;
  • il termine cambia a seconda del tipo di credito (mutuo, carta, bollette, ecc.).

Per molte utenze la legge ha accorciato i tempi, proprio per evitare che i consumatori si trovino dopo anni con maxi-conguagli e richieste assurde.

2.1. Bollette luce, gas, acqua: prescrizione 2 anni

Per le forniture di energia elettrica, gas e acqua, la Legge di Bilancio 2018 e i provvedimenti ARERA hanno ridotto il termine di prescrizione a 2 anni per gli importi fatturati con ritardo (e per la maggior parte dei casi di conguaglio). ARERA+2ARERA+2

In pratica, se ti arriva oggi una fattura o una richiesta relativa a consumi di oltre 2 anni fa, in moltissimi casi puoi rifiutarti di pagarla, eccependo la prescrizione, a meno che il venditore non dimostri situazioni particolari (es. contenziosi in corso o responsabilità tua nel ritardo).

2.2. Telefonia, internet, pay TV: quadro più confuso

Per la telefonia la regola “classica” è una prescrizione di 5 anni (art. 2948 c.c.), ma la normativa più recente e alcune interpretazioni legano anche queste bollette alla prescrizione breve di 2 anni in specifiche ipotesi (fatturazioni tardive, conguagli, ecc.). SOStariffe+1

Tradotto in italiano:

  • spesso, dopo 5 anni dalla scadenza di una fattura telefonica non contestata, il credito è sicuramente prescritto;
  • in alcuni casi particolari la prescrizione può essere già maturata a 2 anni (serve analisi tecnica del singolo caso).

È esattamente il terreno su cui si muovono società come Europa Factor: vecchie fatture TIM, Vodafone, ecc., tirate fuori dopo anni nella speranza che tu non conosca affatto le regole. Euroconsumatori+1


3. Europa Factor e i crediti prescritti: cosa sta succedendo

Le segnalazioni arrivate ad A.E.C.I. negli ultimi anni raccontano uno schema ricorrente:

  • richieste di pagamento su fatture di 7–10 anni fa;
  • importi riferiti a utenze chiuse da tempo;
  • nessuna documentazione seria allegata (solo generici numeri di pratica);
  • toni pressanti: “ultimo avviso”, “inizio procedure esecutive”, “segnalazione in banca dati”, ecc.

In più di un caso A.E.C.I. è intervenuta contestando formalmente la prescrizione del credito e la illegittimità delle modalità di recupero, ottenendo lo stop all’attività definita “aggressiva e illecita” in danno del consumatore. Euroconsumatori+1

L’associazione ha anche presentato un esposto all’Autorità Antitrust sulle pratiche delle società di recupero crediti, tra cui Europa Factor, proprio alla luce delle numerose segnalazioni ricevute. Euroconsumatori

In parallelo, le richieste di Europa Factor hanno generato una reputazione pessima sui portali di recensioni: su Trustpilot la società risulta valutata in modo fortemente negativo dalla grande maggioranza degli utenti. Euroconsumatori+1


4. Quando una richiesta può essere “illecita” o comunque illegittima

Non ogni lettera di recupero crediti è illegale, sia chiaro. Ma una richiesta può diventare illegittima o illecita quando:

  • riguarda somme prescritte, senza alcuna indicazione chiara dei periodi di riferimento;
  • è priva di documentazione minima (contratto, fatture, storico pagamenti);
  • contiene minacce sproporzionate o ingannevoli (“ti pignoriamo subito”, “vai in galera”, “ti tolgono la casa”);
  • preannuncia segnalazioni in banche dati senza che esistano i presupposti;
  • prevede contatti martellanti, insistenti, magari su numeri di terzi, sconfinando in violazioni della privacy e in pratiche commerciali aggressive vietate dal Codice del Consumo.

È esattamente su questo tipo di comportamenti che A.E.C.I. ha impostato le proprie denunce e campagne informative dedicate a Europa Factor e ad altre società di recupero crediti. Euroconsumatori+1


5. Cosa fare se ricevi una lettera, un SMS o una telefonata da Europa Factor

La regola d’oro è semplice: non pagare e non farti dettare le condizioni al telefono prima di aver capito esattamente di cosa si tratta.

5.1. Passo 1 – Non farti prendere dal panico

Pagare “per paura” è l’errore numero uno.
Finché non c’è una sentenza o un decreto ingiuntivo passato in giudicato, non ti portano via nulla dall’oggi al domani.

5.2. Passo 2 – Chiedi per iscritto i documenti

Pretendi sempre, per iscritto:

  • chi è il creditore originario (TIM, ENI, banca, ecc.);
  • copia di contratto, fatture e dettaglio degli importi richiesti;
  • prova della cessione del credito a Europa Factor, se affermano di essere divenuti loro i titolari.

Nessuna carta, nessun pagamento.

5.3. Passo 3 – Verifica la prescrizione

Con le date in mano, si passa alla sostanza:

  • per luce, gas, acqua verifica se sono passati più di 2 anni dalla scadenza delle fatture (e se ci sono stati atti interruttivi formali, tipo raccomandate o PEC); ARERA+1
  • per telefonia e altre utenze valuta se sono trascorsi 5 anni (o 2 anni in alcune fattispecie specifiche);
  • ricordati che telefonate e semplici SMS non interrompono la prescrizione: servono atti scritti e tracciabili.

Se il credito risulta prescritto, puoi eccepire formalmente la prescrizione e rifiutare il pagamento.

5.4. Passo 4 – Rispondi, ma nel modo giusto

Una volta chiarito il quadro, è il momento di scrivere:

  • una lettera di contestazione al recupero crediti, eccependo la prescrizione e/o l’inesistenza del debito;
  • eventualmente un reclamo al fornitore originario (TIM, ENI, ecc.);
  • se necessario, una segnalazione ad Autorità competenti (AGCM, ARERA, Garante Privacy), tramite un’associazione come A.E.C.I.

Rispondere male o ammettere “sì, forse devo qualcosa” in modo confuso può complicare la tua posizione.

5.5. Passo 5 – Rivolgiti ad A.E.C.I. prima di firmare o pagare

A.E.C.I. ha già seguito moltissimi casi di:

  • richieste Europa Factor su somme prescritte; Euroconsumatori+2Euroconsumatori+2
  • vecchie fatture TIM tirate fuori dopo anni;
  • richieste “borderline” che hanno portato allo stop delle attività aggressive.

Sul sito euroconsumatori.eu trovi guide specifiche, tra cui:

Compilando il form o aprendo un ticket sullo sportello telematico, puoi far analizzare il tuo caso prima di fare qualsiasi passo falso. Euroconsumatori


6. E se il debito non è prescritto?

Capita anche questo:

  • il credito c’è davvero;
  • non è ancora prescritto;
  • la documentazione è corretta.

Anche in questo scenario, però, non sei obbligato a subire condizioni capestro:

  • puoi chiedere un piano di rientro sostenibile;
  • puoi valutare un saldo e stralcio più conveniente, sapendo che il credito è stato acquistato a sconto;
  • puoi far verificare interessi, spese, more per capire se tutto è legittimo. Sertic+1

La differenza la fa sempre una cosa: non trattare da solo con chi fa questo mestiere per professione.


Non pagare per paura, fai valere i tuoi diritti

Se hai ricevuto una richiesta di pagamento da Europa Factor, la sintesi è questa:

  • non pagare nulla “per toglierti il pensiero” senza aver controllato prescrizione e documenti;
  • considera sospetta ogni richiesta su fatture molto vecchie o prive di documentazione;
  • se le modalità di contatto sono aggressive, martellanti o minacciose, potremmo essere davanti a pratiche illecite;
  • prima di cedere, fai analizzare il tuo caso da A.E.C.I. e segui le nostre guide dedicate a Europa Factor. Euroconsumatori+1

Il recupero crediti non è un destino: è un terreno su cui, se conosci le regole, puoi difenderti molto bene. E se Europa Factor sta inseguendo crediti prescritti, l’unica cosa davvero “dovuta” è ricordare loro che la legge vale anche per le società di recupero crediti.

AECI si impegna ogni giorno per difendere i diritti dei consumatori. Di tutti i consumatori. Se siamo in tanti, valiamo di più. Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi contribuire a migliorare la nostra società, condividendo le nostre battaglie, AIUTACI A CRESCERE. L'iscrizione in adesione è al costo di 2 euro e se deciderai di fare la tessera ordinaria, avrai uno sconto del 10%

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