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Preventivo diverso dalla fattura: cosa fare se ti chiedono più del pattuito

5 novembre 2025

Associazione Consumatori

Quando si richiedono lavori in casa o un servizio professionale, il preventivo dovrebbe essere la bussola: indica cosa si farà, quanto costerà e in quali tempi. Ma capita spesso che, al momento del saldo, la fattura finale sia più alta del previsto. In questi casi il dubbio è legittimo: possono davvero chiedere di più rispetto al preventivo? E tu come puoi tutelarti?

Il valore legale del preventivo

Un preventivo accettato ha valore contrattuale. Se è stato firmato o accettato in modo chiaro, anche tramite email o messaggio, vincola entrambe le parti. Questo significa che l’impresa o il professionista non possono modificare il prezzo a loro piacimento, salvo accordo esplicito.

Diverso è il caso dei preventivi “stimati” o “orientativi”, dove si dichiara che l’importo è indicativo. In quel caso, il prezzo può variare, ma solo per motivi oggettivi e comunque previa comunicazione al cliente.

Nessuno può presentarti un conto più alto senza spiegazioni e senza la tua approvazione. Eventuali modifiche, al rialzo, del preventivo, devono essere comunque autorizzati.

Quando il prezzo può cambiare (e quando no)

Ci sono situazioni in cui un aumento può essere legittimo e altre in cui il consumatore ha pieno diritto di contestare.
Ecco alcuni esempi pratici:

Situazione

Cosa puoi fare

Hai chiesto tu lavori aggiuntivi e li hai approvati per iscritto

Pagare solo le voci autorizzate

L’impresa ha dovuto affrontare imprevisti documentati e comunicati

Verifica che la comunicazione sia stata fatta prima e che l’aumento sia proporzionato

La fattura contiene voci mai concordate

Contestare e rifiutare di pagarle

Il preventivo era “a corpo”, cioè a prezzo fisso complessivo

Nessun aumento è possibile senza nuovo accordo scritto

L’impresa non ha comunicato variazioni durante i lavori

Contestazione immediata per difformità contrattuale

Cosa fare se la fattura è più alta del preventivo

  1. Confronta con attenzione preventivo e fattura. Controlla tutte le voci: materiali, manodopera, IVA, spese aggiuntive o extra.
  2. Chiedi spiegazioni scritte all’impresa. È importante avere una risposta documentata che giustifichi eventuali differenze.
  3. Contesta formalmente le voci non dovute. Invia una PEC o raccomandata A/R spiegando le discrepanze e chiedendo la rettifica della fattura.
  4. Non pagare importi non giustificati. Puoi sospendere il pagamento delle somme contestate fino alla risoluzione della questione.
  5. Conserva tutta la documentazione: preventivo, fattura, eventuale contratto, messaggi e foto del lavoro svolto. Servirà in caso di conciliazione o giudizio.
  6. Rivolgiti a un’associazione di consumatori. Può aiutarti a scrivere la contestazione e, se necessario, attivare una procedura di conciliazione o segnalare l’impresa alle autorità competenti.

I riferimenti giuridici principali

  • Articolo 1321 e seguenti del Codice Civile: il contratto nasce dall’accordo tra le parti, e il preventivo accettato può costituire parte integrante di tale accordo.
  • Articoli 1661 e 1667 del Codice Civile: in un contratto di appalto, l’impresa non può aumentare il prezzo “a corpo” senza accordo del committente.
  • Articolo 1460 del Codice Civile: il consumatore può sospendere il pagamento se la prestazione non corrisponde a quanto pattuito.

Come prevenire il problema

  • Chiedi sempre un preventivo scritto, chiaro e dettagliato, con indicazione dei materiali, dei costi e dell’IVA.
  • Evita preventivi vaghi o senza limiti di spesa.
  • Pretendi che ogni variazione durante i lavori sia autorizzata per iscritto.
  • Non firmare documenti con diciture come “importo orientativo” o “da definirsi”.
  • Conserva ogni comunicazione: servirà in caso di contestazione.

Quando chiedere aiuto

Se hai ricevuto una fattura diversa dal preventivo, non rimanere in silenzio. Puoi chiedere assistenza e tutela ad A.E.C.I. – Associazione Europea Consumatori Indipendenti.
Ti aiuteremo a verificare la correttezza della fattura, a scrivere la contestazione e a difendere i tuoi diritti in modo efficace.

AECI si impegna ogni giorno per difendere i diritti dei consumatori. Di tutti i consumatori. Se siamo in tanti, valiamo di più. Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi contribuire a migliorare la nostra società, condividendo le nostre battaglie, AIUTACI A CRESCERE. L'iscrizione in adesione è al costo di 2 euro e se deciderai di fare la tessera ordinaria, avrai uno sconto del 10%

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