Hai bisogno di aiuto?

GUIDA ALL'USO DEL DRONE.

20 ottobre 2025

Associazione Consumatori

Negli ultimi anni i droni sono diventati un hobby sempre più diffuso: foto panoramiche, video spettacolari e riprese che fino a poco tempo fa erano riservate solo ai professionisti. Tuttavia, non è possibile far volare un drone ovunque. In Italia e in Europa ci sono regole precise, e violarle può comportare sanzioni anche molto pesanti.

Cosa dice la legge

L’uso dei droni è regolato dal Regolamento Europeo (UE) 2019/947, applicato in Italia da ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile.
La normativa suddivide i droni in tre categorie operative in base al rischio del volo:

  • Categoria Open (aperta): per voli a basso rischio, senza autorizzazioni preventive, ma con limiti ben precisi.
  • Categoria Specific (specifica): per voli in aree sensibili o con rischio maggiore, che richiedono autorizzazione da parte di ENAC.
  • Categoria Certified (certificata): riservata ad operazioni complesse, come il trasporto di merci o persone.

In sintesi:

  • Se usi un drone per divertimento, con un peso inferiore a 250 grammi, puoi volare senza patentino e senza autorizzazione, ma solo in aree consentite.
  • Dai 250 grammi ai 2 chilogrammi è necessario il patentino A1-A3, ottenibile online sul portale ENAC.
  • Oltre i 2 chilogrammi, o se voli vicino a persone, serve il patentino A2 e spesso un’autorizzazione specifica.

Dove si può volare

Non è possibile volare ovunque, nemmeno in campagna o in montagna. Esistono zone vietate al volo, dette “no-fly zone”, che comprendono:

  • aeroporti e aree circostanti;
  • centri abitati;
  • aree militari;
  • riserve naturali e parchi nazionali;
  • luoghi in cui si svolgono eventi pubblici.

Per verificare dove è consentito volare, bisogna consultare la mappa ufficiale D-Flight, disponibile sul sito www.d-flight.it.
Inserendo la località d’interesse, si visualizzano in tempo reale le aree:

  • verdi, dove il volo è consentito rispettando l’altezza massima di 120 metri;
  • gialle o rosse, dove il volo è vietato o soggetto ad autorizzazione.

Il caso del Parco Nazionale d’Abruzzo

Un esempio concreto è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). In quest’area protetta il volo dei droni è vietato senza una specifica autorizzazione rilasciata dall’Ente Parco.
Il divieto esiste per proteggere la fauna selvatica, come orsi, lupi, aquile e camosci, che potrebbero essere disturbati dal rumore e dalla presenza dei droni.

Chi desidera utilizzare un drone nel Parco deve presentare una richiesta motivata alla Direzione del Parco, specificando:

  • le finalità del volo (riprese professionali, documentari, ricerca scientifica, ecc.);
  • il modello e le caratteristiche tecniche del drone;
  • la data e l’area esatta del volo.

Solo dopo l’autorizzazione scritta è possibile effettuare le riprese, rispettando comunque i limiti imposti da ENAC, come l’altezza massima e la distanza di sicurezza dalle persone.

Volare senza autorizzazione in un Parco Nazionale è una violazione amministrativa e può comportare multe fino a 10.000 euro, oltre al sequestro del drone.

Come volare in regola

Prima di decollare è sempre bene verificare di essere in regola. Ecco gli adempimenti principali:

  • registrarsi su D-Flight e applicare al drone il QR code identificativo;
  • ottenere il patentino online se il drone pesa più di 250 grammi;
  • stipulare un’assicurazione di responsabilità civile (obbligatoria per legge);
  • rispettare i limiti di altezza e di distanza dalle persone;
  • consultare la mappa D-Flight prima di ogni volo;
  • evitare voli in parchi, riserve e aree urbane senza permesso.

In sintesi

Usare un drone è possibile, ma richiede attenzione e rispetto delle regole. Serve un minimo di formazione, un’assicurazione valida e la consapevolezza che non tutte le aree sono libere.
In particolare, nei Parchi Nazionali come quello d’Abruzzo, il volo è ammesso solo previa autorizzazione dell’Ente Parco.

In caso di dubbi, sanzioni o contestazioni per uso improprio di un drone, è possibile rivolgersi agli esperti di A.E.C.I. – Associazione Europea Consumatori Indipendenti, che possono offrire assistenza e verificare la legittimità di eventuali multe.

AECI si impegna ogni giorno per difendere i diritti dei consumatori. Di tutti i consumatori. Se siamo in tanti, valiamo di più. Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi contribuire a migliorare la nostra società, condividendo le nostre battaglie, AIUTACI A CRESCERE. L'iscrizione in adesione è al costo di 2 euro e se deciderai di fare la tessera ordinaria, avrai uno sconto del 10%

HAI BISOGNO DI AIUTO? RIEMPI IL FORM PER CONTATTARCI

I campi con * sono obbligatori
500 Caratteri rimanenti

Compilando ed inviando il form il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’Informativa al Trattamento dei Dati personali [ vedi privacy ] e acconsentire al trattamento degli stessi.

INFORMATIVA AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Il sottoscritto DICHIARA di aver preso visione dell’Informativa al Trattamento dei Dati personali, ai sensi dell’art. 13 e ss del Reg. UE n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27/04/2016

CONSENSO TRATTAMENTO DATI

Il sottoscritto, informato dell’identità del Titolare e Responsabile del trattamento dei dati, della misura, modalità con le quali il trattamento avviene, delle finalità del trattamento cui sono destinati i dati personali, del diritto alla revoca del consenso così come indicato nell’informativa sottoscritta ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 e sue integrazioni e modifiche, ACCONSENTE ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 e ss. del Regolamento (UE) 2016/679 e sue integrazioni e modifiche, al trattamento dei dati personali secondo le modalità e nei limiti di cui all’Informativa al Trattamento dei Dati personali.