Mancata attivazione dell’utenza gas: perché succede, quanto deve durare davvero e come sbloccarla
13 ottobre 2025

Quando chiedi il gas e non parte… è un classico: “manca un documento”, “sta passando il distributore”, “arriva il tecnico”. Bene: vediamo come funziona davvero l’attivazione, quali sono i tempi massimi fissati da ARERA (l’Autorità), e cosa puoi fare subito se la pratica si incaglia. Niente fumo, solo fatti.
Cos’è l’attivazione (e in quali casi serve)
- Prima
attivazione / subentro: il contatore c’è, ma la fornitura è disattiva.
Servono controlli di sicurezza e si riapre il gas. È il caso più comune
quando entri in una casa già allacciata ma vuota da un po’.
- Allaccio
+ attivazione: il contatore non c’è o l’immobile non è
collegato alla rete. Prima si fanno i lavori di allaccio, poi si
attiva la fornitura.
- Voltura:
solo cambio intestatario con fornitura già attiva. In genere non
richiede attivazione, ma se nel frattempo il gas è stato chiuso, si
rientra nello scenario “subentro/riattivazione”.
Chi fa cosa (e in quanto tempo)
- Tu
? il venditore (il fornitore commerciale)
Fai la richiesta al venditore. Per legge ha 2 giorni lavorativi per inoltrarla al distributore locale (quello che gestisce i contatori in zona). - Distributore
? attivazione
Se il punto è già allacciato e la documentazione è completa, il distributore deve attivare entro 10 giorni lavorativi da quando riceve la richiesta completa.
Traduzione: se tutto è in regola, la pratica
“subentro/riattivazione” non dovrebbe superare 10 giorni lavorativi (più
i 2 del venditore per trasmettere).
- Se
serve l’allaccio (nuovo contatore/lavori)
- Il
venditore ti fa da tramite e ha sempre 2 giorni per inoltrare la
richiesta e poi girarti il preventivo del distributore.
- Dopo
che accetti il preventivo, il distributore esegue i lavori nei
tempi tipici: lavori “semplici” ~10–15 giorni, complessi ~30–60
giorni (dipende dal tratto di rete da realizzare, permessi, ecc.).
Il nodo vero: i controlli di sicurezza (Delibera 40/2014)
Per attivare o riattivare il gas serve l’accertamento
di sicurezza post-contatore: il distributore verifica (su documenti
e/o sopralluogo) che l’impianto interno sia a norma. In pratica ti
chiedono i famosi allegati H/40 e I/40 firmati da te e
dall’installatore, più la dichiarazione di conformità.
Se manca qualcosa o c’è non conformità, l’attivazione si blocca
finché non sistemi.
Tempi “a norma” in sintesi
- Venditore
? invio richiesta al distributore: entro 2 giorni lavorativi.
- Attivazione
su punto già allacciato (subentro/riattivazione): entro 10 giorni
lavorativi dalla ricezione completa della pratica da parte del
distributore.
- Allaccio
+ attivazione: dopo l’accettazione del preventivo, lavori semplici
in circa 10–15 giorni, complessi in 30–60 giorni.
Occhio: i giorni decorrono solo con pratica completa
(documenti di sicurezza inclusi). Se mancano gli allegati o la Di.Co., il
cronometro non parte.
Se i tempi saltano: indennizzi automatici
Se per colpa del distributore non viene rispettato il
tempo massimo di attivazione su punto già allacciato, con contatore fino
a classe G6 (tipico domestico) ti spetta un indennizzo automatico di
35 €, che raddoppia oltre il doppio del tempo e triplica
oltre il triplo (quindi 70 € e 105 €).
Perché le pratiche si bloccano (le cause più frequenti)
- Documentazione
di sicurezza incompleta/errata (allegati H/40 – I/40, Di.Co.).
- Appuntamento
col tecnico saltato o assenza al sopralluogo.
- Preventivo
lavori non accettato (nei casi di allaccio) o permessi esterni lenti.
- Dati
contrattuali non coerenti (titolo di possesso dell’immobile,
anagrafiche).
Per il subentro va dimostrato il titolo (anche con autocertificazione).
Cosa fare subito se l’attivazione è in ritardo
- Check-list
documenti
Verifica con l’installatore: Di.Co. completa, allegati H/40 e I/40 firmati e congruenti con l’impianto; se hai ricevuto rilievi dal distributore, correggili e rinvia tutto. - Sollecito
formale al venditore
Ricorda che il venditore deve inoltrare la richiesta entro 2 giorni lavorativi: chiedi data/ora di trasmissione al distributore e il numero di pratica. - Reclamo
scritto
Se hai superato i tempi 10 giorni lavorativi (subentro su punto allacciato, pratica completa), manda reclamo chiedendo l’indennizzo automatico (35/70/105 € secondo il ritardo). Conserva ricevute/PEC. - Allaccio
fermo?
Chiedi lo stato lavori e i riferimenti del preventivo: per i lavori semplici l’esecuzione è in genere 10–15 giorni dall’accettazione; per i complessi si può arrivare a 30–60 giorni (dipende dal progetto). - Escalation
Se non rispondono o la risposta non è risolutiva, puoi rivolgerti allo Sportello del Consumatore Energia e Ambiente e attivare la Conciliazione (obbligatoria prima di andare in giudizio per molti casi).
Domande rapide
Quanto ci mette in media un subentro gas?
Se il punto è già allacciato e i documenti sono in ordine: entro 10 giorni
lavorativi (più i 2 giorni del venditore per inoltrare).
Non ho la Di.Co., posso attivare?
No. Senza documentazione di sicurezza l’attivazione non parte. Serve
l’intervento di un installatore abilitato e gli allegati H/40/I/40.
Mi spetta un rimborso se ritardano?
Sì, indennizzo automatico: 35 €, che raddoppia o triplica in base
all’entità del ritardo (clienti con contatore fino a G6).
Conclusione (molto pratica)
- Pratica
completa = tempi certi. Il grosso dei rallentamenti nasce dai documenti
di sicurezza mancanti.
- Cronometro
alla mano: 2 giorni al venditore per inoltrare, 10 al distributore per
attivare (se il punto è già allacciato).
- Se
sforano, reclamo e indennizzo automatico.
