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Cessione del credito e decreto ingiuntivo: cosa fare se una finanziaria sconosciuta ti chiede soldi

1 ottobre 2025

Associazione Consumatori

Sempre più consumatori ricevono lettere o addirittura un decreto ingiuntivo da parte di finanziarie con cui non hanno mai firmato alcun contratto. Accade infatti che, in caso di finanziamenti non pagati, il credito venga venduto a società terze per poche centinaia di euro.
Il problema nasce quando questo nuovo creditore pretende di incassare somme raddoppiate senza fornire prove concrete della titolarità del debito.

La pronuncia della Cassazione: stop alle pretese automatiche

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito un punto fondamentale: la cosiddetta cessione in blocco dei crediti non basta, da sola, a legittimare la richiesta di pagamento.
In altre parole, chi compra pacchetti di crediti non può pretendere automaticamente il saldo di ogni posizione. Deve dimostrare, con prove specifiche, che proprio quel singolo finanziamento non pagato è incluso nell’elenco ceduto.

Quali prove deve fornire la finanziaria

Il nuovo creditore deve:

  • provare in modo positivo e preciso la titolarità del credito;
  • dimostrare che il finanziamento è incluso negli elenchi ufficiali pubblicati (come previsto dalla Legge 130/1999 sulla cartolarizzazione e dall’art. 58 del TUB – Testo Unico Bancario);
  • esibire documenti che confermino il passaggio del credito dal cedente al cessionario.

Attenzione: non basta la semplice pubblicazione in Gazzetta Ufficiale o una dichiarazione generica. Se il credito non compare negli elenchi ufficiali, il cessionario non può pretendere il pagamento.

Il principio chiave: chi agisce deve provare

Il punto fermo della Cassazione è chiaro: è sempre chi pretende di riscuotere a dover provare di essere il creditore legittimato, non il debitore a dover scoprire a chi deve pagare.
Se ricevi una lettera o un decreto ingiuntivo da una società sconosciuta, ricorda che hai diritto a contestare e chiedere le prove concrete.

Cosa può fare il consumatore

  • Non farti intimidire dalle lettere standard.
  • Contesta formalmente se il credito non è provato.
  • Rivolgiti a un’associazione di consumatori per verificare la legittimità della richiesta.

Conclusione

La cessione in blocco dei crediti non dà carta bianca alle finanziarie. Senza prove specifiche, nessuno può chiederti il pagamento di un finanziamento non saldato. Se hai dubbi o hai ricevuto un decreto ingiuntivo, contatta i nostri sportelli di tutela: possiamo aiutarti a difenderti e a far valere i tuoi diritti.

AECI si impegna ogni giorno per difendere i diritti dei consumatori. Di tutti i consumatori. Se siamo in tanti, valiamo di più. Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi contribuire a migliorare la nostra società, condividendo le nostre battaglie, AIUTACI A CRESCERE. L'iscrizione in adesione è al costo di 2 euro e se deciderai di fare la tessera ordinaria, avrai uno sconto del 10%

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