Guida pratica: cosa fare con le utenze dopo il decesso di un familiare
14 agosto 2025

Quando muore un familiare, oltre al dolore, ci si trova di fronte a una serie di pratiche burocratiche delicate. Una delle più importanti riguarda la gestione delle utenze domestiche: se non affrontata con attenzione, può comportare spese inutili, ritardi o perfino disservizi. Per non commettere errori, è fondamentale sapere come muoversi passo dopo passo. E se hai dubbi o difficoltà, puoi sempre rivolgerti ad A.E.C.I. – Associazione Europea Consumatori Indipendenti, che offre assistenza concreta nella voltura, nella disdetta o nella gestione dei reclami verso i fornitori.
Di seguito i passaggi principali da seguire.
1. Recuperare i documenti necessari
Prima di contattare i gestori, tieni a portata di mano:
- Certificato
di morte (rilasciato dal Comune).
- Documento
di identità e codice fiscale dell’intestatario deceduto.
- Documento
di identità e codice fiscale dell’erede/nuovo intestatario.
- Eventuale
certificato di successione o autocertificazione di qualità di erede.
2. Decidere se voltura, subentro o cessazione
Ogni utenza può seguire una strada diversa, a seconda della
situazione.
- Voltura
utenze: serve per cambiare l’intestatario senza interrompere la
fornitura. È la soluzione più rapida se si continua a vivere nella casa.
- Subentro:
si utilizza quando l’utenza è stata chiusa e occorre riattivarla a nome
dell’erede o nuovo occupante.
- Cessazione:
va richiesta se la casa rimane vuota o viene venduta. In questo caso si
chiudono i contratti e si evita di pagare consumi futuri.
3. Utenze principali e cosa fare
Luce e Gas
- Contattare
il fornitore (numero verde o area clienti).
- Richiedere
voltura a titolo ereditario: alcuni fornitori la agevolano con costi
ridotti.
- Se
si vuole cambiare fornitore, prima si fa la voltura e poi si valuta una
nuova offerta.
Acqua
- La
gestione è spesso affidata a gestori locali o municipalizzate.
- In
molti casi basta presentare certificato di morte e autocertificazione di
erede.
- Se
l’immobile resta sfitto, meglio chiedere la cessazione.
Telefonia e Internet
- Le
compagnie richiedono copia del certificato di morte e un modulo specifico.
- Possibilità:
- Voltura
dell’abbonamento a un erede residente.
- Disdetta
senza penali (il decesso è sempre causa di recesso gratuito).
Tassa rifiuti (TARI)
- Comunicare
il decesso al Comune, specificando se l’immobile resta abitato o meno.
- Se
la casa rimane vuota, si può chiedere l’esenzione o la riduzione.
4. Tempistiche
È consigliabile agire entro 30 giorni dal decesso per
evitare emissione di bollette intestate al defunto e successive complicazioni.
5. Consigli pratici
- Controlla
i RID bancari: le bollette potrebbero continuare ad essere addebitate
sul conto del defunto, bloccato dopo la successione.
- Accorpa
le richieste: se ci sono più utenze con lo stesso gestore, fai
un’unica pratica.
- Attenzione
alle truffe: alcuni operatori potrebbero approfittare del momento per
proporre contratti poco chiari.
6. Dove chiedere aiuto
Se non sai come muoverti o incontri ostacoli con i gestori, puoi rivolgerti ad associazioni di consumatori come A.E.C.I., che offrono assistenza nelle pratiche di voltura, disdetta o reclamo.
Sportello per il consumatore contatti
Puoi richiedere il nostro supporto per l’assistenza. AECI è un’Associazione di Consumatori, altamente specializzata nella risoluzione delle problematiche. Trattiamo, proprio su questa tema, migliaia di pratiche annuali. Potrai affidare dunque la tua pratica ai nostri esperti che sono altamente specializzati.
Puoi contattarci riempendo il form che segue questo articolo oppure aprendo un TICKET nel nostro sistema di assistenza (scelta consigliata).
