Riforma dei parrucchieri: cosa cambia e perché è importante per i consumatori
14 agosto 2025

La nuova riforma del settore dei parrucchieri e degli estetisti introduce una novità decisiva: l’esame di abilitazione obbligatorio. Non basterà più frequentare corsi o avere esperienza sul campo, ma sarà necessario superare una prova finale che certifichi le competenze professionali. L’obiettivo è garantire che chi apre un salone o offre trattamenti estetici sia davvero qualificato, riducendo così il rischio di pratiche scorrette e dannose per i consumatori.
Questa misura risponde a una richiesta precisa di maggiore
professionalità e sicurezza, in un settore che lavora a stretto contatto con la
salute delle persone.
Perché serve una riforma
Oggi i parrucchieri e gli estetisti operano con norme
frammentate e spesso superate. Le nuove regole puntano a:
- definire
meglio i requisiti professionali e formativi,
- distinguere
con chiarezza tra attività di acconciatura ed estetica,
- rafforzare
i controlli su prodotti e trattamenti,
- garantire
maggiore professionalità e sicurezza per i clienti.
L’esame di abilitazione sarà il punto di svolta, perché
permetterà di alzare il livello minimo di qualità e ridurre la concorrenza
sleale di operatori improvvisati.
La tutela dei consumatori
Uno degli aspetti centrali della riforma è la protezione
dei clienti, che troppo spesso diventano vittime di pratiche scorrette o di
trattamenti non sicuri.
- Prodotti
chimici: tinture, decolorazioni e trattamenti liscianti contengono
sostanze che, se usate in modo improprio, possono causare irritazioni,
allergie e danni permanenti a capelli e pelle.
- Servizi
estetici: manicure, pedicure e applicazioni di smalti semipermanenti o
gel, se non eseguiti correttamente, possono rovinare le unghie, provocare
infezioni e compromettere la salute delle mani.
- Igiene
e sicurezza: strumenti non sterilizzati o ambienti non sanificati
espongono i clienti a rischi evitabili.
Con la riforma, gli operatori avranno l’obbligo di
rispettare standard più stringenti e di dimostrare competenze certificate,
riducendo così i rischi per i consumatori.
Perché la salute è al centro
Non bisogna dimenticare che i trattamenti offerti in saloni
e centri estetici non hanno solo una funzione estetica. Si lavora a stretto
contatto con pelle, capelli e unghie, utilizzando sostanze chimiche e strumenti
che possono incidere sul benessere fisico.
Una riforma ben strutturata significa:
- più
sicurezza per chi si affida al professionista,
- meno
rischi di reazioni allergiche e danni permanenti,
- più
trasparenza sui prodotti utilizzati e sui trattamenti proposti.
In altre parole, una maggiore garanzia di qualità per chi
entra in un salone.
Cosa possono fare i consumatori
Nell’attesa che la riforma diventi operativa, i clienti
possono già adottare alcuni accorgimenti:
- chiedere
sempre informazioni sui prodotti utilizzati,
- preferire
saloni che espongono attestati e autorizzazioni,
- segnalare
eventuali danni o comportamenti scorretti alle associazioni dei
consumatori.
La riforma dei parrucchieri non è solo un passaggio tecnico per gli addetti ai lavori, ma un investimento sulla tutela della salute e dei diritti dei consumatori. L’esame di abilitazione, in particolare, rappresenta una garanzia concreta di professionalità e qualità. Perché dietro un taglio di capelli o una manicure c’è molto di più: c’è la sicurezza delle persone.
Foto di Krzysztof da Pixabay