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Banca d’Italia blocca Recrowd: cosa succede davvero?

12 agosto 2025

Associazione Consumatori

Il 31 luglio 2025, la Banca d’Italia ha disposto la sospensione operativa di Recrowd S.r.l., impedendole di intermediare nella concessione di prestiti tramite la sua piattaforma di crowdfunding immobiliare

Rischi evidenziati e obblighi in essere

Via Nazionale ha segnalato criticità, presumibilmente legate a governance insufficiente, trasparenza nelle comunicazioni e procedure di conformità che non sarebbero state adeguate. Recrowd è stata incaricata di predisporre entro il 31 ottobre 2025 un piano di rimedio dettagliato, indispensabile per sperare di sbloccare la situazione

Cosa resta operativo (e cosa no)

Non tutto è paralizzato. Le campagne già avviate restano attive, l’assistenza ai clienti continua, così come il monitoraggio delle operazioni in corso e il funzionamento dei conti di pagamento Insomma, chi ha già investito può stare più o meno tranquillo (ma resti vigile).


Impatto sul mercato e scenari futuri

L’importanza del caso Recrowd

Recrowd è una tra le piattaforme italiane più attive nel settore: nel 2023 ha raccolto circa 69,5 milioni di euro tramite lending crowdfunding immobiliare Lo stop della Banca d’Italia, quindi, è una mossa significativa e piuttosto inedita in questo ambito, che oggi deve misurarsi con una regolamentazione europea sempre più stringente.

Il settore fintech sotto i riflettori

La vicenda mette in luce le sfide normative del crowdfunding immobiliare italiano. Lo scenario richiede governance robuste, massima trasparenza e chiara gestione dei rischi. La risposta di Recrowd – e di altre realtà simili – entro fine ottobre sarà cruciale per capire se il settore saprà consolidarsi come serio e affidabile, o se rischierà di trascinare con sé sfiducia e rallentamenti

Stop di Bankitalia a Recrowd: cosa rischiano gli investitori e come muoversi subito

Il 31 luglio 2025, la Banca d’Italia ha imposto a Recrowd S.r.l. lo stop operativo: la piattaforma di crowdfunding immobiliare non può avviare nuove operazioni di intermediazione di prestiti.
Le cause precise non sono state rese pubbliche, ma si parla di criticità nella governance, nella trasparenza verso gli investitori e nell’adeguatezza delle procedure di conformità.

Per gli investitori, questo è un campanello d’allarme che richiede attenzione e azione informata.


Cosa significa lo stop per chi ha investito

  • Nuovi investimenti ? al momento bloccati. Non è possibile partecipare a nuove campagne.
  • Operazioni in corso ? restano attive: i progetti già finanziati dovrebbero proseguire secondo i piani, ma non si può escludere un impatto sui tempi di restituzione.
  • Assistenza e pagamenti ? restano operativi i conti di pagamento e il servizio clienti, ma la priorità è sulla gestione ordinaria, non su nuove iniziative.

???? Scadenza chiave: Recrowd deve presentare un piano di rimedio entro il 31 ottobre 2025. Solo l’approvazione della Banca d’Italia potrà riaprire le attività.


Rischi concreti per gli investitori

  1. Ritardi nei rimborsi – Se le criticità coinvolgono la gestione finanziaria, i flussi di pagamento potrebbero subire rallentamenti.
  2. Rischio reputazionale – La fiducia nel brand potrebbe calare, influenzando la capacità di raccogliere fondi in futuro.
  3. Liquidità bloccata – I capitali investiti in progetti in corso non sono liquidabili anticipatamente.
  4. Regolamentazione più severa – Possibili nuovi vincoli o requisiti imposti da Bankitalia, con effetti su costi e tempi.

Come proteggere il proprio investimento

  • Documentare tutto – Scaricare contratti, estratti conto, comunicazioni ufficiali.
  • Monitorare le scadenze – Seguire gli aggiornamenti ufficiali di Recrowd e della Banca d’Italia.
  • Diversificare – Non concentrare tutti i capitali in un’unica piattaforma o settore.
  • Valutare il recesso – Se previsto dal contratto, verificare le condizioni di uscita anticipata.
  • Contattare un’associazione di consumatori – Per valutare azioni collettive in caso di ritardi o inadempienze.

Perché questo stop è un segnale per tutto il crowdfunding immobiliare

Recrowd, tra le piattaforme leader in Italia (69,5 milioni di euro raccolti nel 2023), rappresenta un benchmark di settore. Il blocco da parte di Bankitalia è un avviso a tutto il comparto: senza governance solida, trasparenza e gestione rigorosa dei rischi, il modello può incepparsi.

Per gli investitori, significa essere più selettivi: controllare licenze, bilanci, track record e non affidarsi solo alla promozione del progetto.

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