Poste Italiane in panne: cosa è successo secondo Downdetector?
4 agosto 2025

Nella mattinata di venerdì 1 agosto 2025, molti utenti italiani hanno riscontrato gravi disservizi nei servizi digitali di Poste Italiane: app, sito web poste.it e app PosteID (necessaria per SPID) risultavano inaccessibili o estremamente lenti. Downdetector ha rilevato un’impennata nelle segnalazioni già dalle ore 6:00, con un picco tra le 7:00 e le 9:00.
Si è trattato di un blackout digitale esteso: l’accesso
all’app unificata era difficoltoso, l’autenticazione tramite SPID spesso
falliva, e numerosi utenti non riuscivano a effettuare bonifici o operazioni
bancarie. In alcuni casi è stato persino segnalato un saldo “azzerato” sui
libretti postali, anche se l’informazione non è stata confermata ufficialmente.
I numeri del disservizio
Secondo i dati raccolti:
- L'app
unificata ha generato la maggior parte delle segnalazioni.
- Il
sito poste.it è stato coinvolto in circa il 21-46% dei casi.
- I
problemi con l'autenticazione tramite SPID rappresentavano circa il 7-9%
del totale.
Le segnalazioni sono arrivate da tutta Italia, con
concentrazioni maggiori nelle grandi città: Roma, Milano, Torino, Napoli,
Palermo, Bologna.
Il momento peggiore: il giorno delle pensioni
Il blackout è avvenuto proprio nel giorno in cui molti
cittadini ricevono l’accredito della pensione. Questo ha aggravato
ulteriormente il disagio: molti utenti non potevano accedere al saldo, né
effettuare operazioni necessarie in giornata.
Le reazioni ufficiali
Poste Italiane ha minimizzato l’accaduto, parlando di
semplici rallentamenti risolti nel corso della mattinata. Nessun riferimento
ufficiale a problemi tecnici o sovraccarichi, né comunicati tempestivi da parte
dell’azienda, che ha lasciato migliaia di utenti senza informazioni per ore.
Fonti giornalistiche e osservatori escludono l’ipotesi di un
attacco informatico. Più probabile un sovraccarico dei server, forse legato ad
aggiornamenti recenti o a problemi di integrazione tra i vari servizi digitali.
I commenti degli utenti
Sui social e su Downdetector, il malumore è esploso.
Commenti come “Non riesco a vedere nemmeno il saldo” o “Siamo nel 2025 e
dobbiamo pregare per usare i nostri soldi” sono diventati virali. Molti si sono
lamentati della mancanza di assistenza e della scarsa trasparenza da parte
dell’azienda.
Cosa dovrebbe fare Poste Italiane
L’episodio mette in luce criticità strutturali e gestionali.
Per evitare che si ripeta, Poste Italiane dovrebbe:
- Migliorare
la comunicazione, con aggiornamenti rapidi e chiari in caso di problemi.
- Potenziare
l’infrastruttura digitale, soprattutto nei giorni ad alta affluenza.
- Garantire
la stabilità e l'affidabilità dell’app, specie per SPID e servizi bancari.
- Investire
in test più rigorosi prima di introdurre aggiornamenti critici.
- Potenziare
l’assistenza in tempo reale per gli utenti in difficoltà.
Conclusione
Il down del 1° agosto 2025 è stato un campanello d’allarme. Non si può parlare di “digitale sicuro” se milioni di italiani restano tagliati fuori dai propri conti nel momento in cui ne hanno più bisogno. Innovazione non significa solo nuove app, ma anche affidabilità, accessibilità e trasparenza.
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