Europa Factor richiede somme prescritte. A.E.C.I. blocca l’attività aggressiva e illecita
30 luglio 2025

Europa Factor richiede somme prescritte ad un utente. L’azione di A.E.C.I. blocca l’attività aggressiva e illecita del recupero crediti
Un nuovo caso emblematico dimostra quanto sia importante
conoscere i propri diritti e rivolgersi tempestivamente a un'associazione di
tutela dei consumatori.
Europa Factor non nuova a questi comportamenti aggressivi
Un utente, contattato ripetutamente da Europa Factor S.p.A.,
ha ricevuto richieste di pagamento per un presunto debito telefonico risalente
a oltre cinque anni fa. Un credito, quindi, chiaramente prescritto secondo
quanto stabilito dal Codice Civile. Nella fattispecie Europa Factor richiedeva il pagamento di somme del 2019 e del 2020 per un 'utenza TIM. Ricordiamo che in questi casi, infatti, la prescrizione è di 5 anni.
Nonostante l’evidente prescrizione, la società di recupero
ha continuato con insistenza: telefonate quotidiane, messaggi dal tono
intimidatorio e lettere che minacciavano azioni legali e segnalazioni presso
banche dati come il CRIF. Un comportamento scorretto e privo di fondamento
giuridico, finalizzato unicamente a indurre il consumatore a pagare senza
alcuna verifica.
L’intervento dell’associazione
L’utente ha deciso di rivolgersi ad A.E.C.I. per ricevere
assistenza. Dopo un'attenta analisi del caso, l’associazione ha provveduto a
contestare formalmente la pretesa di pagamento, richiamando Europa Factor al
rispetto delle normative vigenti.
Il credito risultava prescritto ai sensi dell’articolo 2948
del Codice Civile, che prevede un termine di prescrizione biennale per i
servizi di telefonia.
La comunicazione formale inviata da A.E.C.I. ha inoltre
evidenziato la violazione del Codice Deontologico che disciplina le attività di
recupero crediti, in particolare per quanto riguarda l’adozione di
comportamenti aggressivi e pressioni indebite nei confronti del consumatore.
L’associazione ha intimato la cessazione immediata dei
contatti e ha comunicato l’intenzione di procedere con eventuali segnalazioni
all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al Garante per la
protezione dei dati personali e, se necessario, alla Procura della Repubblica.
Il risultato
Nel giro di pochi giorni, Europa Factor ha interrotto ogni
contatto e ha comunicato l’archiviazione della pratica. Nessun pagamento è
stato richiesto ulteriormente e l’utente non ha subito alcuna conseguenza.
Questo caso dimostra chiaramente che la prescrizione
estingue il diritto del creditore a pretendere il pagamento. Cercare di
riscuotere somme non più dovute costituisce una pratica scorretta e lesiva dei
diritti dei cittadini.
Il consiglio dell’associazione
Ricevere una richiesta di pagamento da parte di una società
di recupero crediti non significa automaticamente che si debba pagare. Molte
richieste si rivelano infondate, riferite a debiti prescritti o a servizi mai
richiesti. Il consiglio è semplice: non farsi intimidire, verificare con
attenzione e, in caso di dubbio, rivolgersi a una associazione di tutela dei
consumatori.
A.E.C.I. offre assistenza gratuita e indipendente per
aiutare i cittadini a difendersi da pratiche scorrette, tutelando i propri
diritti anche nei confronti di soggetti che operano nel settore del recupero
crediti.
Hai ricevuto una richiesta da Europa Factor o da un'altra società di recupero? Contattaci. Saremo al tuo fianco per chiarire la tua posizione e bloccare eventuali abusi.
Sportello per il consumatore contatti
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