UniCredit vuole comprare Banco BPM, ma la Consob dice “Fermi tutti”: cosa sta succedendo davvero?
22 luglio 2025

Hai sentito parlare dell’OPS di UniCredit su Banco BPM e ti
sei chiesto: “Che significa tutto questo?”
Oggi ti spieghiamo tutto in modo semplice e diretto: che cos’è un’OPS, chi
decide cosa, perché è stata sospesa e cosa può cambiare per te.
Che cosa significa OPS?
OPS è l’acronimo di Offerta Pubblica di Scambio.
È un’operazione in cui una società propone di acquistare un’altra offrendo
in cambio proprie azioni al posto di denaro.
In questo caso, UniCredit ha detto agli azionisti di Banco
BPM:
“Se ci date le vostre azioni BPM, noi in cambio vi diamo
azioni UniCredit.”
Lo scopo? Prendere il controllo di Banco BPM e unirla a
UniCredit.
Chi sono UniCredit e Banco BPM?
- UniCredit
è una delle banche più grandi d’Italia e d’Europa.
- Banco
BPM è la terza banca italiana per dimensioni, nata nel 2017
dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.
Entrambe sono banche commerciali, ovvero gestiscono conti,
mutui, carte e investimenti per privati e aziende.
Chi è la Consob e cosa ha fatto?
Consob è l’autorità italiana che vigila sulla Borsa e
sul mercato finanziario.
Serve a tutelare gli investitori e a garantire trasparenza nelle operazioni.
Il 22 luglio 2025, la Consob ha deciso di sospendere per
30 giorni l’OPS di UniCredit su Banco BPM.
È la seconda sospensione consecutiva: la prima era arrivata già a
giugno.
Perché la Consob ha fermato tutto?
1. Golden Power e TAR del Lazio
Lo Stato italiano può usare il “Golden Power”, cioè
un potere speciale per limitare o bloccare operazioni che riguardano aziende
considerate strategiche (come le banche).
Il governo aveva posto alcune condizioni rigide a
UniCredit, come:
- l’uscita
da mercati esteri considerati critici (es. la Russia);
- il
divieto di licenziare o chiudere sportelli.
UniCredit ha fatto ricorso al TAR del Lazio, che ha annullato
alcune di queste condizioni, ma ha lasciato in piedi altre.
Risultato: una situazione legale ancora confusa.
2. L’intervento dell’Unione Europea
La Commissione Europea ha inviato una lettera al governo
italiano dicendo che le condizioni imposte a UniCredit potrebbero violare il
diritto europeo sulla concorrenza.
In parole semplici: Bruxelles accusa l’Italia di ostacolare
un’operazione economica tra due società private in modo scorretto.
3. Scarsa adesione degli azionisti BPM
Fino ad oggi, solo lo 0,5% degli azionisti di Banco
BPM ha accettato di cedere le proprie azioni.
È un segnale chiaro: nessuno sembra credere nell’operazione così com’è.
E adesso che succede?
- La
Consob ha fermato tutto fino al 21 agosto 2025.
- Entro
quella data, il governo dovrà rispondere alla Commissione Europea o
modificare le condizioni imposte.
- UniCredit
potrebbe riformulare l’offerta, chiarire meglio i termini o, in
teoria, anche ritirarla.
Perché tutto questo riguarda anche te?
1. Perché le banche gestiscono i tuoi soldi
Se hai un conto in una delle due banche, un’eventuale
fusione può cambiare servizi, sportelli, costi, condizioni. Anche se ti
dicono che “non cambia nulla”, la realtà è che può cambiare molto.
2. Perché un sistema bancario instabile ti espone a
rischi
Fusioni non trasparenti, operazioni forzate o mal gestite
possono portare a tagli, inefficienze, chiusure, meno assistenza e più disagi
per i clienti.
3. Perché la finanza non è un mondo per soli esperti
Le regole europee, le decisioni dei tribunali e le scelte
delle autorità finanziarie hanno effetti concreti su risparmi, mutui e
servizi bancari. Capire è il primo passo per difendersi.
