TELEFONIA, L’ANTITRUST METTE UN FRENO A POSTE E TIM: “CONCORRENZA A RISCHIO”
7 luglio 2025

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM) ha recentemente espresso riserve in merito all’accordo commerciale
tra Poste Italiane e TIM, volto a rafforzare la distribuzione dei
servizi di telefonia mobile attraverso la rete capillare degli uffici postali.
L’intesa, pur rientrando in una logica di ampliamento dell’offerta e di
semplificazione dell’accesso ai servizi per i consumatori, è stata oggetto di
una valutazione approfondita da parte dell’Antitrust, che ne ha rilevato
potenziali criticità sotto il profilo concorrenziale.
In particolare, l’Autorità ha evidenziato come la
rete di vendita di Poste Italiane — con oltre 12.000 sportelli sul
territorio nazionale — rappresenti una leva distributiva estremamente potente.
L’accordo con TIM rischia di alterare gli equilibri del mercato,
limitando le possibilità di accesso per gli altri operatori e restringendo di
fatto la libertà di scelta dei Consumatori.
L’AGCM ha quindi richiesto l’adozione di
misure correttive che garantiscano un effettivo mantenimento della concorrenza
nel settore, evitando concentrazioni di potere che possano danneggiare i
cittadini e compromettere la pluralità dell’offerta.
A.E.C.I. accoglie con favore l’intervento dell’Autorità a tutela del mercato e dei
diritti degli utenti. Riteniamo essenziale che ogni accordo commerciale venga
valutato non solo sotto il profilo economico, ma anche in termini di impatto
sulla concorrenza e sull’accessibilità dei servizi.
Continueremo a monitorare con attenzione
l’evoluzione della vicenda, a tutela della trasparenza e dell’equità nel
mercato delle telecomunicazioni.
