Carta Revolving nulla? Ecco come chiedere l’annullamento e farsi assistere
4 luglio 2025

Le carte revolving sono strumenti di credito che permettono
di rateizzare i pagamenti. Sembrano flessibili, ma nascondono spesso costi
elevati e rischi legali. Molti consumatori non sanno che alcune carte
revolving, specialmente quelle sottoscritte prima del 2010, potrebbero
essere nulle per legge.
Perché alcune carte revolving sono nulle?
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (ordinanza
n. 12838/2025) ha confermato che i contratti di carte revolving
sottoscritti prima della riforma del 2010 sono da ritenersi nulli,
se proposti da soggetti non iscritti all’Ufficio Italiano Cambi (U.I.C.),
oggi sostituito dall’OAM.
Esempio pratico: se hai firmato una carta revolving
in un negozio o concessionaria auto (non in banca), e il venditore non era
iscritto all’U.I.C., il contratto può essere nullo per legge, ai sensi
dell’art. 1418 c.c.
Come capire se il tuo contratto è annullabile
Verifica questi punti:
- Data
di sottoscrizione: prima di settembre 2010?
- Chi ti ha fatto firmare il contratto:
una banca o un venditore (es. negozio)?
- Il venditore era iscritto
all’U.I.C./OAM?
Se anche uno di questi elementi non torna, puoi agire per
far annullare il contratto e recuperare quanto pagato.
Come chiedere assistenza e annullare una carta revolving
L’associazione A.E.C.I., da anni impegnata nella
tutela dei consumatori, offre assistenza gratuita e professionale su
centinaia di pratiche di carte revolving potenzialmente nulle.
Cosa possiamo fare
per te:
- Verifica
gratuita del contratto
- Avvio
della procedura per l’annullamento del contratto
- Recupero
delle somme indebitamente pagate
- Assistenza
legale e stragiudiziale
Come farti assistere:
