ABITAZIONE PROMISCUA ED ESENZIONE IMU. IMPORTANTE SENTENZA A FAVORE DEI CONSUMATORI
7 marzo 2025

Esenzione IMU per Abitazione Principale Parzialmente Adibita ad Altri Usi: Una Sentenza Storica della CGT Lazio
In data odierna, la Corte di Giustizia Tributariadi II grado del Lazio ha emesso una sentenza di particolare rilievo in materia di esenzione IMU, affrontando una questione frequentemente dibattuta ma raramente oggetto di pronunce giurisprudenziali: l’esenzione dal pagamento dell’IMU per quegli immobili adibiti ad Abitazione Principale dal contribuente, ma utilizzati anche, seppur parzialmente, per attività professionali o commerciali.
Il Contesto della Sentenza
La questione nasce dalla necessità di chiarire se un’abitazione principale, ossia quella in cui il contribuente risiede anagraficamente e dimora abitualmente, possa comunque beneficiare dell’esenzione IMU anche nel caso in cui una parte dell’immobile venga destinata ad altri usi, come ad esempio l’attività professionale o commerciale.
Secondo l’interpretazione più restrittiva della normativa vigente, l’esenzione IMU per l’abitazione principale spetta esclusivamente agli immobili che non abbiano un utilizzo misto. Tuttavia, la sentenza odierna della CGT di II grado del Lazio ha riconosciuto un’interpretazione più favorevole al contribuente, purché sia possibile documentare il rispetto dei requisiti previsti dalla legge.
Le Motivazioni della Decisione
Nel suo pronunciamento, la Corte di Giustizia Tributaria ha fatto riferimento all’orientamento di prassi segnalato in atti dal difensore Alessandro D'Addario e riportato nella sentenza, stabilendo che l’esenzione IMU debba essere riconosciuta anche nel caso di utilizzo parziale dell’immobile per scopi diversi da quelli abitativi.
Il principio fondamentale su cui si basa la sentenza è che il contribuente debba dimostrare documentalmente la sussistenza dei presupposti per l’esenzione, come stabilito dall’art. 1, comma 707, della legge n. 147/2013. Questo implica che la parte dell’immobile destinata ad abitazione principale resti prevalente rispetto alla porzione utilizzata per altri scopi, e che tale situazione sia opportunamente certificata da documentazione idonea.
Un Precedente Giuridico di Rilievo
La decisione rappresenta un’importante novità nel panorama giurisprudenziale, in quanto è la prima volta che viene riconosciuta ufficialmente l’esenzione IMU per un’abitazione principale anche quando una parte dell’immobile venga destinata ad attività professionale o commerciale.
Questo verdetto apre la strada a nuove interpretazioni e potrebbe costituire un precedente utile per numerosi contribuenti che si trovano nella stessa situazione, offrendo un’interpretazione più equa e meno restrittiva della normativa fiscale vigente.
Conclusioni e Implicazioni per i Contribuenti
La sentenza della CGT di II grado del Lazio rappresenta un passo avanti significativo per tutti quei contribuenti che utilizzano la propria abitazione principale anche per svolgere attività professionali o commerciali. Se supportata da una corretta documentazione, l’esenzione IMU potrebbe essere garantita anche in questi casi, evitando così un aggravio fiscale ingiustificato.
Sarà interessante monitorare eventuali sviluppi futuri e capire se questa interpretazione verrà adottata anche in altre sedi giurisdizionali. Nel frattempo, i contribuenti che si trovano in una situazione simile possono valutare, con il supporto di esperti fiscali, l’applicabilità di questa pronuncia al proprio caso specifico e, se necessario, agire per far valere i propri diritti.
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