SUBENTRO O VOLTURA: QUALE SCEGLIERE E QUALI SONO I RISCHI
19 novembre 2024
Quando si cambia casa o si diventa nuovi inquilini, spesso ci si trova di fronte a due termini che possono creare un po' di confusione: subentro e voltura. Sebbene entrambi riguardino il passaggio di un'utenza elettrica, si riferiscono a situazioni diverse. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze.
Intanto la differenza tra voltura e subentro lo chiarisce l'Autorità Garante per l'Energia Elettrica ed il Gas.
- - voltura: "è il contemporaneo passaggio del contratto di fornitura da un cliente a un altro senza interruzione dell'erogazione di energia elettrica o di gas";
- - subentro: "a differenza della voltura, è l'attivazione della fornitura da parte di un nuovo cliente in seguito alla cessazione del contratto del cliente precedente, che ha richiesto anche la disattivazione del contatore".
Partiamo dal subentro. Intanto l'utente può stare tranquillo. Il subentro prevede la sottoscrizione di un nuovo contratto e, dunque, l'utente non rischia di prendersi sulle spalle il debito dell'utente precedente.
In questo caso occorre fare molta attenzione poichè il rischio è che l'operatore faccia sottoscrivere o un impegno a pagare i debiti precedenti o direttamente una voltura.
La voltura, infatti, è di fatto una vera e propria cessione a terzi del contratto. Questo prevede dunque il passaggio di tutti gli effetti contrattuali, dunque, compresi i crediti e, soprattutto, i debiti.
Cosa è la voltura?
La voltura è semplicemente un cambio di intestatario
di un contratto di fornitura elettrica già attivo. In altre parole, si tratta
di modificare il nome sulla bolletta, senza interrompere il servizio.
- Quando
si fa la voltura?
- Quando
si acquista una casa da un privato e si vuole mantenere lo stesso
fornitore del precedente proprietario.
- Quando
si affitta un appartamento e il contratto è già attivo.
- Cosa
serve per fare una voltura?
- Codice
POD del contatore
- Dati
anagrafici del nuovo intestatario
- Lettura
del contatore
Cosa è il subentro?
Il subentro, invece, è un'attivazione di una nuova
fornitura elettrica in un contatore già presente ma disattivato. Questo
accade quando, ad esempio, un appartamento è stato a lungo sfitto e il
precedente inquilino ha disdetto il contratto.
- Quando
si fa il subentro?
- Quando
si affitta un appartamento e il contratto è stato disattivato dal
precedente inquilino.
- Quando
si acquista una casa che è stata a lungo sfitta.
- Cosa
serve per fare un subentro?
- Codice
POD del contatore
- Dati
anagrafici del nuovo intestatario
- Documentazione
relativa all'immobile
Quali sono i costi?
Sia il subentro che la voltura comportano dei costi, che
variano a seconda del fornitore e delle condizioni contrattuali. In generale,
il subentro è leggermente più costoso della voltura, poiché implica una
riattivazione del servizio.
Come fare la richiesta?
Per richiedere una voltura o un subentro, puoi:
- Contattare
direttamente il tuo fornitore: Puoi farlo telefonicamente, via email o
tramite il loro sito web.
- Utilizzare
un comparatore online: Questi strumenti ti permettono di confrontare
le offerte dei diversi fornitori e di richiedere la pratica direttamente
online.
Il consiglio dunque è quello di fare molta attenzione all'atto della sottoscrizione e conoscere bene i propri diritti. Scegliere il subentro dunque è preferibile in ogni caso anche nella certezza di eventuali pagamenti corretti del vecchio utente. Possono infatti uscire eventuali conguagli futuri e, dunque, debiti del vecchio utente che però verranno addebitati al nuovo.