LA DENGUE: QUALI SONO I SINTOMI, I RISCHI E COME RICONOSCERLA
7 ottobre 2024
La febbre si manifesta di solito circa 5-6 giorni dopo la
puntura di zanzara ed è accompagnata da una temperatura corporea molto elevata.
La febbre è accompagnata da cefalea acuta, dolore intorno e dietro agli occhi,
forti dolori muscolari e articolari, nausea e vomito e dermatite che compare
sulla maggior parte del corpo 3-4 giorni dopo la febbre. Nei bambini, i sintomi
tipici spesso non compaiono.
. Ecco una panoramica sui principali rischi e complicazioni
della dengue:
1. Sintomi lievi della dengue classica
- Febbre
alta (40°C)
- Mal
di testa intenso
- Dolori
muscolari e articolari
- Dolore
dietro gli occhi
- Stanchezza
e affaticamento
- Eruzioni
cutanee che possono comparire entro 3-4 giorni dall'inizio dei sintomi
- Sanguinamenti
leggeri (es. dal naso o dalle gengive)
La maggior parte delle persone che contraggono la malattia
non presenta sintomi o presenta un lieve miglioramento entro 1-2 settimane.
Tuttavia, in rari casi, possono verificarsi forme gravi di febbre dengue
caratterizzate da forti dolori addominali, vomito persistente, sanguinamento
dal naso e dalle gengive, debolezza e sangue nel vomito o nelle feci, che
richiedono il ricovero in ospedale e possono essere fatali senza un'adeguata
terapia di supporto, soprattutto in coloro che sono stati infettati una seconda
volta.
La diagnosi è confermata dalla rilevazione del virus o di
anticorpi specifici in campioni di sangue.
DENGUE: QUALI SONO I RISCHI
Questa forma della malattia, sebbene fastidiosa, di solito
si risolve nel giro di 1-2 settimane senza complicazioni gravi.
2. Dengue grave (dengue emorragica o sindrome da shock
dengue)
Alcuni casi di dengue possono evolvere in forme più gravi,
che possono essere pericolose per la vita se non trattate adeguatamente. I
principali rischi includono:
- Sindrome
da shock dengue (DSS): È una complicanza potenzialmente mortale
caratterizzata da un calo drastico della pressione sanguigna. Può portare
a insufficienza degli organi se non trattata rapidamente.
- Dengue
emorragica (DHF): In questa forma, i vasi sanguigni diventano più
permeabili, permettendo al sangue di fuoriuscire nei tessuti circostanti,
causando:
- Sanguinamenti
gravi (interni o esterni)
- Accumulo
di fluidi nei polmoni e nell'addome (ascite)
- Riduzione
delle piastrine (trombocitopenia), che aumenta il rischio di
sanguinamenti.
Sintomi di dengue grave includono:
- Vomito
persistente
- Dolore
addominale severo
- Difficoltà
respiratorie
- Sanguinamento
delle mucose
- Sonnolenza
o irritabilità
- Capogiri
o perdita di coscienza
La dengue grave richiede ospedalizzazione immediata e
un trattamento intensivo per stabilizzare il paziente.
3. Rischi a lungo termine
Nella maggior parte dei casi, chi sopravvive alla dengue
guarisce completamente, ma la convalescenza può essere lunga, con affaticamento
persistente che può durare settimane o mesi.
Ripetute infezioni da ceppi differenti del virus
della dengue aumentano il rischio di sviluppare forme gravi, poiché esistono
quattro sierotipi del virus. L'infezione da un sierotipo non offre protezione
completa contro gli altri, e la reinfezione può scatenare una risposta
immunitaria più intensa e pericolosa.
4. Gruppi a rischio
Alcune persone sono più vulnerabili alle forme gravi di
dengue:
- Bambini:
Hanno un rischio maggiore di sviluppare dengue grave rispetto agli adulti.
- Anziani:
A causa della diminuzione delle difese immunitarie.
- Persone
con condizioni di salute preesistenti, come diabete o malattie
cardiache.
5. Prevenzione e gestione
Non esiste un trattamento specifico per la dengue, solo la
gestione dei sintomi e la prevenzione delle complicazioni. Prevenire le punture
di zanzara è il metodo più efficace per evitare l'infezione. Esistono vaccini
per la dengue, ma sono consigliati solo a chi ha già avuto la malattia.
I rischi principali della dengue derivano dal
potenziale sviluppo delle forme gravi (emorragica e shock), che richiedono
interventi medici rapidi per prevenire esiti fatali.