AUTOVELOX: LA SENTENZA DI CASSAZIONE E LA POSSIBILITA' DEL RICORSO
21 maggio 2024
Una nuova speranza per gli automobilisti sanzionati da
autovelox non omologati.
Gli autovelox, dispositivi utilizzati per il controllo
elettronico della velocità dei veicoli, sono spesso motivo di contestazione da
parte degli automobilisti. Le multe elevate a seguito di rilevazioni con
autovelox sono frequenti e molti conducenti scelgono di presentare ricorso
contro tali sanzioni. Le sentenze della Corte di Cassazione giocano un ruolo
cruciale nel determinare l'esito di questi ricorsi, stabilendo importanti
precedenti giuridici.
Con la recente ordinanza n. 10505 del 2024, la Corte di
Cassazione ha fatto chiarezza sulla validità delle multe elevate da autovelox
non omologati. La Suprema Corte ha stabilito che, per essere legittimi, gli
autovelox devono superare non solo la fase di approvazione, ma anche quella di
omologazione.
Oltre alla sentenza sull'omologazione, la Cassazione ha
recentemente emanato altri due importanti pronunce in materia di autovelox:
- Ordinanza
n. 3335 del 2024: la Cassazione ha stabilito che, in caso di
contestazioni sull'affidabilità dell'autovelox, il giudice deve verificare
se sono state effettuate le regolari verifiche metrologiche. Queste
verifiche non possono essere provate con semplici dichiarazioni, ma devono
essere documentate con le apposite certificazioni.
- Sentenza
n. 10358 del 2024: la Cassazione ha stabilito che la cartellonistica
che segnala la presenza dell'autovelox deve essere ben visibile e
rispettare i criteri di dimensioni e leggibilità previsti dalla normativa.
Cosa significa in concreto?
- Se
hai ricevuto una multa per eccesso di velocità rilevato da un autovelox
solo approvato e non omologato, hai buone possibilità di fare ricorso e
vederla annullata.
- L'omologazione
è un processo più rigoroso dell'approvazione e garantisce l'affidabilità
metrologica dello strumento, ovvero la sua precisa corrispondenza con gli
standard di misurazione previsti dalla legge.
- La
Cassazione ha precisato che l'onere della prova spetta all'amministrazione
comunale: spetta a loro dimostrare che l'autovelox utilizzato era
regolarmente omologato.
I Motivi di un Ricorso
Gli automobilisti possono presentare ricorso contro una
multa elevata tramite autovelox per diversi motivi, tra cui:
1.
Difetti di Omologazione e Taratura: La legge
richiede che gli autovelox siano omologati e periodicamente tarati. La mancanza
di tali requisiti può essere motivo di annullamento della multa.
2.
Segnalazione Inadeguata: Gli autovelox devono
essere segnalati in modo adeguato e visibile agli automobilisti. Se la
segnaletica è assente o non conforme alle normative, il ricorso può essere
accolto.
3.
Posizionamento Illegittimo: Gli autovelox devono
essere posizionati in conformità con le disposizioni di legge. Un
posizionamento scorretto può invalidare la sanzione.
4.
Errore nella Rilevazione: Difetti tecnici o
errori nella rilevazione della velocità possono essere contestati.
5.
Notifica Irregolare: La multa deve essere
notificata entro termini precisi. Ritardi o irregolarità nella notifica possono
essere causa di ricorso.
Come fare ricorso?
- Hai
due strade:
- Entro
60 giorni dalla notifica della multa: puoi presentare ricorso al
Prefetto. In questo caso, ti rivolgi direttamente all'ente che ha emesso
la sanzione, con la speranza che accolga le tue contestazioni.
- Entro
30 giorni dalla notifica: puoi presentare ricorso al Giudice di Pace.
In questo caso, avrai la possibilità di far valere le tue ragioni di
fronte a un giudice.
Cosa fare se hai già pagato la multa?
- Se
hai già pagato la multa per eccesso di velocità rilevato da un autovelox
non omologato, non tutto è perduto. Puoi comunque presentare ricorso e
chiedere il rimborso di quanto pagato.
In generale, è sempre consigliabile farsi assistere da un
esperto legale per valutare la fattibilità del ricorso e per avere maggiori
chances di successo.
Oltre alla sentenza sull'omologazione, la Cassazione ha
recentemente emanato altri due importanti pronunce in materia di autovelox:
- Ordinanza
n. 3335 del 2024: la Cassazione ha stabilito che, in caso di
contestazioni sull'affidabilità dell'autovelox, il giudice deve verificare
se sono state effettuate le regolari verifiche metrologiche. Queste
verifiche non possono essere provate con semplici dichiarazioni, ma devono
essere documentate con le apposite certificazioni.
- Sentenza
n. 10358 del 2024: la Cassazione ha stabilito che la cartellonistica
che segnala la presenza dell'autovelox deve essere ben visibile e
rispettare i criteri di dimensioni e leggibilità previsti dalla normativa.