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GUERRE CONFLITTI: PREVISTO AUMENTO DEL PREZZO DEL GAS?

12 ottobre 2023

Associazione Consumatori

Gli scenari internazionali non sono, purtroppo soprattutto per le persone che vivono direttamente l'atrocità della guerra, buone notizie. I telegiornali sono ormai autentici "bollettini di guerra". Nel 2023, dopo una pandemia mondiale e dopo una serie di crisi economiche tutto ci si poteva aspettare tranne l'insorgere di conflitti tra paesi, certamente, eterni nemici.

Oltre ai venti di guerra vi sono poi ulteriori notizie che incidono sul prezzo del gas. L'esplosione di un gasdotto in Finlandia, avvenuta il 12 ottobre 2023, ha causato un aumento dei prezzi del gas in Europa. Il gasdotto, che trasporta gas naturale dalla Russia alla Finlandia, è stato danneggiato da un incendio e la società finlandese Gasum ha dovuto interrompere le forniture.

L'aumento dei prezzi del gas è dovuto a diversi fattori, tra cui la riduzione delle forniture dalla Russia e la preoccupazione per una possibile escalation del conflitto in Ucraina. I prezzi del gas sono aumentati del 20% in una sola settimana e si prevede che continueranno a salire.

L'aumento dei prezzi del gas avrà un impatto significativo sulle famiglie e sulle imprese europee. Le famiglie dovranno pagare di più per il riscaldamento e la cucina, mentre le imprese dovranno fare i conti con costi di produzione più elevati.

Gli aumenti per le famiglie

Secondo un'analisi dell'associazione dei consumatori Consumatori Italia, l'aumento dei prezzi del gas potrebbe costare alle famiglie italiane fino a 1.200 euro in più all'anno. I nuclei familiari con un consumo medio di 10.000 metri cubi di gas all'anno potrebbero vedere le bollette aumentare di circa 100 euro al mese.

Gli aumenti per le imprese

L'aumento dei prezzi del gas avrà un impatto negativo anche sulle imprese europee. Secondo un'analisi della Commissione europea, l'aumento dei prezzi del gas potrebbe costare alle imprese europee 100 miliardi di euro nel 2023.

Le imprese che utilizzano il gas come combustibile per la produzione dovranno fare i conti con costi di produzione più elevati, che potrebbero essere trasferiti ai consumatori finali. Le imprese che utilizzano il gas per il riscaldamento potrebbero dover ridurre la produzione o chiudere.

Le misure per ridurre l'impatto

I governi europei stanno adottando misure per ridurre l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas sulle famiglie e sulle imprese. In Italia, il governo ha annunciato un taglio delle accise sul gas naturale, che dovrebbe ridurre le bollette di circa 30 euro al mese.

Il governo sta anche lavorando per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas naturale, in modo da ridurre la dipendenza dalla Russia. La Commissione europea ha proposto di aumentare le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti e da altri paesi.

Tuttavia, queste misure potrebbero non essere sufficienti a mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas. L'Unione Europea si trova di fronte a una crisi energetica senza precedenti, che potrebbe avere un impatto significativo sull'economia europea.

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