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SANATORIA SCONTRINI E FATTURE. DIETROFRONT DEL GOVERNO. POSSIBILE IL RAVVEDIMENTO OPEROSO

27 settembre 2023

Associazione Consumatori

Ravvedimento operoso e sanatoria scontrini: come regolarizzare la propria posizione fiscale

Inserito nel  Decreto energia, approvato nel Consiglio dei Ministri (il 25 settembre), c’è anche una norma così detta “salva-commercio”. Grazie a questa norma viene creata la possibilità di regolare i conti con il Fisco per la violazione delle regole di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate e nelle emissioni di scontrini e ricevute fiscali. 

Saltata però la possibilità della sanatoria rimane, a questo punto, il ravvedimento operoso.

Il ravvedimento operoso è un istituto giuridico che consente di sanare una violazione di legge, pagando una sanzione ridotta. In ambito fiscale, il ravvedimento operoso può essere utilizzato per regolarizzare la propria posizione fiscale in caso di omissione, ritardo o errore nella presentazione delle dichiarazioni, o di omesso versamento delle imposte.

La sanatoria scontrini è un'agevolazione fiscale che consente di regolarizzare la propria posizione fiscale in caso di omesso o irregolare rilascio degli scontrini fiscali. La sanatoria è attiva dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023.

Come funziona il ravvedimento operoso per la sanatoria scontrini

Per regolarizzare la propria posizione fiscale con il ravvedimento operoso per la sanatoria scontrini, è necessario presentare una dichiarazione integrativa in cui si dichiarano gli scontrini non emessi o emessi in modo irregolare. La dichiarazione integrativa deve essere presentata entro il 31 dicembre 2023.

La sanzione per l'omesso o irregolare rilascio degli scontrini è pari al 100% dell'imposta evasa, con un minimo di 250 euro. Con il ravvedimento operoso, la sanzione è ridotta in base al momento in cui si presenta la dichiarazione integrativa:

  • Entro 30 giorni dalla scadenza del termine di emissione dello scontrino: sanzione ridotta al 60% dell'imposta evasa, con un minimo di 100 euro.
  • Entro 90 giorni dalla scadenza del termine di emissione dello scontrino: sanzione ridotta al 40% dell'imposta evasa, con un minimo di 50 euro.
  • Entro 180 giorni dalla scadenza del termine di emissione dello scontrino: sanzione ridotta al 20% dell'imposta evasa, con un minimo di 25 euro.

Come pagare le sanzioni

Le sanzioni per l'omesso o irregolare rilascio degli scontrini devono essere pagate entro il termine di scadenza della dichiarazione integrativa. Il pagamento può essere effettuato tramite modello F24, indicando il codice tributo 8914.

Il ravvedimento operoso e la sanatoria scontrini sono due agevolazioni fiscali che consentono di regolarizzare la propria posizione fiscale in caso di omesso o irregolare rilascio degli scontrini. La sanatoria è attiva fino al 31 dicembre 2023, quindi è importante approfittare di questa opportunità prima della scadenza.

Ecco alcuni consigli per utilizzare correttamente il ravvedimento operoso e la sanatoria scontrini:

  • È importante presentare la dichiarazione integrativa entro il termine di scadenza, che è il 31 dicembre 2023.
  • È necessario pagare le sanzioni entro il termine di scadenza della dichiarazione integrativa.
  • Se si ha un numero elevato di scontrini da regolarizzare, è consigliabile rivolgersi a un professionista.

In ogni caso è opportuno, in questi casi, esporre il proprio problema ad un esperto commercialista.

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