ORA LEGALE: E' POSSIBILE ABOLIRLA?
26 marzo 2023
Ora legale: perché la mancata abolizione?
L'ora legale è stata introdotta in Italia nel 1916 e prevede il cambio di orario due volte l'anno: all'inizio della primavera si avanza l'orologio di un'ora, mentre in autunno lo si arretra di un'ora. Questa pratica ha lo scopo di sfruttare al meglio le ore di luce solare e risparmiare energia elettrica.
Negli ultimi anni, però, si è discusso sempre più spesso della necessità di abolire l'ora legale. In Europa, infatti, molti paesi hanno già deciso di abbandonarla, ma l'Italia sembra essere ancora indecisa. Quali sono i motivi di questa mancata abolizione?
Innanzitutto, bisogna considerare che l'abolizione dell'ora legale potrebbe avere ripercussioni sulle attività economiche e turistiche del paese. Infatti, il cambio di orario permette di prolungare le ore di luce serali in estate, favorendo ad esempio le attività turistiche e le attività all'aperto.
Inoltre, l'abolizione dell'ora legale potrebbe avere un impatto sulle abitudini dei cittadini. Molte persone sono abituate al cambio di orario e potrebbero avere difficoltà ad adattarsi a un orario fisso durante tutto l'anno.
Infine, è importante considerare che l'abolizione dell'ora legale potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza stradale. Infatti, il cambio di orario permette di avere maggiori ore di luce durante la stagione estiva, quando si registra un aumento del traffico stradale e degli incidenti.
In sintesi, la mancata abolizione dell'ora legale in Italia è motivata dalla necessità di tutelare l'economia e il turismo del paese, dalle abitudini dei cittadini e dalla sicurezza stradale. Tuttavia, è importante continuare a valutare l'impatto dell'ora legale sulla società e sull'ambiente per decidere se sia il caso di mantenerla o meno.