QUANDO FALLISCE UNA BANCA COSA RISCHIANO I CLIENTI
21 marzo 2023
Una delle preoccupazioni più comuni tra gli investitori è quella di sapere cosa succede ai propri investimenti e conto titoli in caso di fallimento della banca presso cui sono stati aperti.
Il fallimento di una banca può avere diverse conseguenze per i suoi clienti e per il sistema bancario nel suo complesso. Ma chi paga i danni?
Innanzitutto, è importante precisare che il fallimento di una banca non significa necessariamente la perdita totale dei propri soldi per i clienti. Infatti, la maggior parte dei paesi ha un sistema di garanzia dei depositi che prevede il rimborso di una determinata somma in caso di fallimento della banca. In Europa, ad esempio, il limite di copertura dei depositi è di 100.000 euro per cliente per banca
Bisogna poi sottolineare che le banche che offrono servizi di conto titoli e investimenti sono di solito separate dalle banche che forniscono servizi bancari tradizionali come depositi e prestiti. Questa separazione è stata introdotta in molte giurisdizioni come misura di sicurezza per evitare che un fallimento del ramo di investimento possa avere un impatto sulle attività bancarie tradizionali.
Ci sono, tuttavia, alcuni casi in cui i depositanti potrebbero non ricevere il rimborso completo. Ad esempio, se un cliente ha depositi superiori al limite di copertura o se la banca ha problemi finanziari tali da impedirle di restituire tutti i depositi.
Gli investimenti, ad esempio, sono separati dal bilancio della banca. Ciò significa che in caso di fallimento, la banca non può toccare gli investimenti dei clienti per ripagare i propri debiti. In secondo luogo, la maggior parte delle giurisdizioni ha un sistema di protezione degli investitori che può offrire una certa forma di copertura in caso di fallimento della banca.
In questi casi, la procedura di fallimento prevede la vendita degli asset della banca per rimborsare i creditori. I creditori privilegiati, come i titolari di obbligazioni emesse dalla banca, hanno la priorità nella restituzione dei propri crediti. I depositanti, invece, sono considerati creditori chirografari e ricevono il rimborso solo dopo i creditori privilegiati.
Se gli asset della banca non sono sufficienti per coprire tutti i crediti, i creditori possono subire perdite. In alcuni paesi, come l'Italia, esiste un Fondo di risoluzione bancaria che interviene per garantire il completamento del rimborso ai depositanti entro i limiti previsti dalla garanzia dei depositi. Il Fondo è finanziato dalle banche stesse attraverso contributi annuali.
In Europa, ad esempio, la Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID II) prevede che i broker debbano adottare misure per proteggere i fondi dei clienti in caso di fallimento della banca. In particolare, i broker devono tenere i fondi dei clienti in un conto separato e segregato dal proprio conto aziendale. Ciò significa che, in caso di fallimento della banca, i fondi dei clienti non possono essere utilizzati per pagare i debiti della banca e vengono restituiti ai clienti.
Inoltre, in molti paesi esiste un sistema di garanzia dei depositi che copre i depositi in conto corrente e in conto titoli fino a un certo importo. Ad esempio, in Italia il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) garantisce fino a 100.000 euro per ciascun depositante.
Tuttavia, è importante notare che il sistema di garanzia dei depositi di solito non copre le perdite derivanti dagli investimenti in conto titoli. Ciò significa che, se i tuoi investimenti subiscono una perdita a causa del fallimento della banca, non sei coperto dal sistema di garanzia dei depositi.
In conclusione, sebbene il fallimento di una banca possa essere preoccupante per gli investitori, i tuoi investimenti e il conto titoli sono generalmente protetti dal bilancio della banca e dalle misure di sicurezza del sistema finanziario. Tuttavia, è importante fare attenzione alle politiche di protezione degli investitori del tuo paese e ai limiti della copertura offerta dai sistemi di garanzia dei depositi.