MIA: IL NUOVO REDDITO DI CITTADINANZA
6 marzo 2023

Il MIA (il nuovo Reddito di cittadinanza) dovrebbe essere possibile richiederlo non prima di agosto e non oltre settembre partendo proprio dalla proposta del viceministro del Lavoro, Claudio Durigon. A differenza del Reddito di cittadinanza MIA dovrebbe escludere la possibilità di richiedere ripetutamente questo nuovo aiuto.
PER CHI E QUALE DURATA
Il MIA dovrebbe essere a vantaggio delle famiglie disoccupate. La durata massima per la prima domanda è di 18 mesi, di 12 mesi per la seconda e le successive. Tra le due richieste è prevista sospensione di un mese.
MASSIMALE ISEE.
Non solo gli importi dei pagamenti devono essere rafforzati, ma anche le condizioni Isee per ricevere le prestazioni devono essere riviste in modo significativo. Infatti, il tetto per determinare chi ha diritto all'Isee dovrebbe essere ridotto dai 9360 euro considerati per la cittadinanza a 7200 euro.
Secondo le stime del Corriere, questa riduzione eliminerebbe circa un terzo degli attuali beneficiari di aiuti di Stato. Questa riduzione avrà un impatto positivo sulla cosiddetta scala di equivalenza, con l'erogazione di una somma maggiore per ogni componente del nucleo familiare rispetto al passato, aiutando così le famiglie più numerose.
I REQUISITI PER LA RICHIESTA
Seguendo quanto stabilito nella legge finanziaria, il governo sceglierà di dividere i potenziali beneficiari del MIA in due gruppi: famiglie povere senza datore di lavoro e famiglie con datore di lavoro. Le prime sono famiglie con almeno una persona minorenne, di età pari o superiore a 60 anni, o con disabilità. Le seconde sono famiglie che non hanno tale persona, ma hanno almeno una persona di età compresa tra i 18 e i 60 anni.
Per le persone che lavorano e che attualmente beneficiano del reddito di cittadinanza, sarà possibile richiedere un nuovo sussidio, che dovrà essere inferiore al reddito e alla MIA considerati per i nuclei familiari senza persone che lavorano. Per questi ultimi, la riforma prevede anche alcune pressioni.
Per i nuclei familiari composti da una sola persona, l'assegno di base dovrà essere pari a un reddito mensile di 500 euro. D'altra parte, l'assegno per l'affitto, che fino a poco tempo fa ammontava a 280 euro al mese per il reddito di cittadinanza, potrà essere ridotto e adattato alle dimensioni della famiglia, ma l'importo non è ancora stato definito. Per i lavoratori dipendenti, l'assegno di base dovrebbe essere ridotto a 375 euro.
IL REQUISITO DI RESIDENZA
Per non correre il rischio di censure da parte della Consulta o dell’Unione euroopea, il governo dovrebbe portare il requisito della residenza in Italia dai 10 ai 5 anni, aumentando di poco, in questo senso, la platea dei potenziali beneficiari.
LE AGENZIE DEL LAVORO
Una volta inviato il modulo di domanda, verrà effettuato un controllo incrociato per certificare il beneficio e le famiglie senza datore di lavoro verranno indirizzate al Comune come strumento di inclusione sociale. Per le altre famiglie, la firma di un accordo personalizzato presso il centro per l'impiego sarà un prerequisito per ricevere il MIA.
L'aspetto più importante è che la partecipazione degli intermediari del lavoro privati a questo processo fornisce incentivi a qualsiasi datore di lavoro che possa firmare un contratto di lavoro, anche se temporaneo o part-time.
PIATTAFORMA DIGITALE
Per migliorare l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro, il Ministero del Lavoro dovrebbe guidare gli sforzi per creare una piattaforma nazionale online dove le persone in cerca di lavoro possano registrarsi obbligatoriamente e ricevere offerte adeguate. Dopo il primo rifiuto, il diritto alle prestazioni dovrebbe essere abolito.
