COMUNITA' ENERGETICHE. ECCO I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
27 febbraio 2023
Il Ministero dell'Ambiente ha raggiunto un accordo su una bozza di regolamento volta a favorire la diffusione delle Comunità energetiche, una forma di autoconsumo di energia da fonti verdi. Il Ministro Gilberto Pichetto Frattin ha recuperato i ritardi degli ultimi mesi e ha impresso una decisa accelerazione alla normativa, che deve ancora essere approvata dalla Commissione per entrare in vigore.
Una grande fonte di crescita economica sostenibile
"Con questo provvedimento", ha spiegato il Ministro , "mettiamo a disposizione dell'Italia una nuova fonte di energia rinnovabile. Rafforzato e arricchito dalla consultazione pubblica, è uno strumento in linea con il duplice obiettivo del Governo di decarbonizzare e raggiungere l'indipendenza energetica entro il 2030. La ricchezza dell'Italia sta nella sua gente. Questa decisione mette le comunità al centro della strategia per produrre e consumare energia da fonti pulite risparmiando sulla bolletta elettrica. Una volta imparato a sviluppare le comunità energetiche come sistema nazionale, esse si riveleranno una grande fonte di crescita economica sostenibile e di coesione sociale", ha concluso il Ministro.
Due le misure previste
Due sono le misure al centro di questa proposta: incentivi tariffari e contributi a fondo perduto. Tutte le tecnologie di energia rinnovabile, comprese quelle solari, eoliche, idroelettriche e a biomassa, saranno coperte e, se parteciperanno al sistema di autoconsumo, potranno beneficiare di una tariffa incentivante basata sulla percentuale di energia coperta dall'impianto di energia rinnovabile. La capacità totale ammissibile è di 5 gigawatt (GW) e la scadenza è fissata alla fine del 2027.
Sussidi a fondo perduto del PNR
Il programma di sovvenzioni a fondo perduto del PNR prevede sovvenzioni a fondo perduto fino al 40% dell'importo dell'investimento per i comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti. L'intervento riguarda la costruzione di nuove centrali elettriche e il potenziamento di quelle esistenti, in questo caso finanziate con 2,2 miliardi di euro dal PNR, e mira a generare una produzione totale di elettricità di almeno 2 gigawatt e almeno 2 500 gigawatt all'ora all'anno.
Direzione dell'azione in Gse.
Gruppi comunitari, comproprietà, PMI, ma anche enti locali, cooperative, associazioni, organizzazioni religiose: coloro che scelgono di entrare a far parte della comunità devono innanzitutto individuare le aree in cui possono essere installate centrali elettriche con tecnologie di energia rinnovabile e altre utenze collegate alla stessa cabina principale. Organismo di gestione della comunità.<